– di Michela Moramarco –
Zibba pubblica il nuovo singolo dal titolo “Si dorme come cani”, ovvero la prima traccia che anticipa l’album “La città dall’alto”. L’immaginario di questo nuovo progetto discografico è liberamente ispirato alle atmosfere evocate dalla lettura dei primi racconti di Italo Calvino. Quest’anno si celebrano i cento anni dalla nascita dell’autore e Zibba ha scelto di rievocare alcuni significati del racconto giovanile Ultimo viene il Corvo. Ne abbiamo parlato con l’artista.
L’evolvere dei sentimenti è un po’ il tratto distintivo nella narrazione impostata dalla tua musica. “Si dorme come cani”, il tuo nuovo singolo, cosa vuole raccontare nello specifico? E perché proprio questa traccia ad aprire un nuovo percorso discografico?
Ho scelto questa traccia perché è una delle prime che ho scritto ed è un po’ il manifesto di questo nuovo album: mi è sembrato un buon inizio per cominciare a raccontare una nuova storia.
Tra storie personali e racconti di Italo Calvino. Come mai la scelta di questo autore per contaminare la tua musica?
Una mia amica mi ha suggerito di scrivere qualcosa su Calvino e quindi mi è venuta voglia di andare a rileggere alcune opere, quelle più mature. Non mi sono piaciute più di tanto, in quanto troppo colte, pulite. Quindi ho deciso di cercare nelle sue opere qualcosa che invece mi somigliasse, e mi sono imbattuto nei suoi primi racconti, scritti quando aveva circa vent’anni e in quell’epoca c’erano guerra e povertà, un immaginario particolare. Questi suoi primi scritti tra cui per ultimo viene il corvo ho trovato l’ispirazione. Il processo è stato molto particolare perché ciascuno dei racconti ha ispirato in qualche modo una musica su cui poi ho scritto una canzone, quasi non leggendo più il racconto, che in qualche modo mi aveva già ispirato un’atmosfera. Questo lavoro l’ho fatto con Samuele Pupo che è il chitarrista che ha partecipato a questo album musicale.
“La città dall’alto” è quindi il titolo del tuo nuovo album in prossima uscita e sappiamo che il tema della città e molto caro nell’immaginario dell’autore già citato, Italo Calvino. Non solo: anche lo sguardo dall’alto, alla Barone rampante, è un tratto notevole in comune. Come mai questo titolo? Puoi spoilerare qualcosa i più?
Il titolo dell’album è una frase di uno dei brani contenuti. La città dall’alto è il punto di vista di qualcuno che guarda il rumore della città, metafora dell’essere diventati quello che non si voleva. Inoltre, ci sono due canzoni in questo album che trattano di come un giorno la natura riprenderà il sopravvento su di noi, ma in generale c’è un punto di vista di un giovane intellettuale che guarda al mondo e io ci aggiungo che cento anni dopo non è cambiato gran che.
Tornando al nuovo singolo, “Si dorme come cani”, affronta anche il tema dell’eterna, topica, lotta tra il bene e il male. Un tema ambizioso, specialmente in un mercato discografico che cerca la hit a tutti i costi. Come ti poni a livello tematico ma anche artistico, in generale a proposito di questo?
Il mondo discografico è una cosa a sé stante. Ciascuno ha il proprio linguaggio e personalmente non ho mai amato l’idea di piegarmi al mercato per fare il mio lavoro. Credo che non sia necessario fare una hit, sono importanti anche le canzoni che fanno pensare. Le mie mi piace pensare che raggiungano chi ha tempo per ascoltarle. Va bene così.
Mi parleresti del processo creativo di questi brani e dell’idea di contaminare letteratura e cantautorato?
Queste tracce sono nate negli ultimi tre mesi. Ho letto i racconti immagazzinando quei contenuti e quelle suggestioni, poi mi sono lanciato nella creazione. Le musiche e i testi sono state scritte di getto. Inoltre, non ci sono trace ri-registrate. Addirittura, le batterie sono state registrate dopo le chitarre, cosa insolita.
Sappiamo che in precedenza nel tuo percorso hai avuto modo di collaborare con svariati artisti italiani e internazionali. Ci saranno delle collaborazioni in questo album venturo?
Ci sono tanti musicisti, ma la collaborazione intesa come featuring testuale non c’è. Mi piacerebbe collaborare con vari artisti ma non era questo l’album adatto.
Quali sono le tue aspettative riguardo questo album?
Ho già delle intuizioni su come il pubblico possa accogliere questo album. I miei amici sono già innamorati. Ma l’idea è di poter sempre migliorare.