– di Michela Moramarco –
Zerella è un sognatore e come ogni sognatore ha bisogno di raccontare storie. Non solo: dai brani di Zerella si percepisce anche un’esigenza di condivisibilità. Lui sceglie di raccontarsi in musica. Infatti ha da poco pubblicato un nuovo singolo dal titolo “All’una con te”. Il brano è caratterizzato da suoni freschi ma che si declinano insieme a un’attitudine pop un po’ retrò. “All’una con te” un’azzeccata riflessione che scavalca persino i contesti generazionali.
Ne abbiamo parlato con l’artista.
Il tuo nuovo singolo si intitola “All’una con te” e racconta dell’ansia che si prova quando le cose vanno male e pare che non ci sia alternativa. E ci si rifugia nella caffeina. Com’è nata la scelta narrativa che sottende a questo brano?
È nato tutto da una foto scattata al cellulare chiamata, appunto come la canzone. Da lì sono avvenute una serie di reazioni a cascata che l’hanno portata ad essere ciò che è oggi. Una canzone d’amore e di rabbia arresa.
Il brano sembra unire un racconto aderente allo stile da ventenne del ventunesimo secolo però con un’attitudine più millennials. È stata una scelta meditata o paradossalmente casuale?
Vista come è nata la canzone direi che è stata una scelta dettata dall’ispirazione. Io sono del ’93 ed ho un background da millennial “puro” ma nel tempo libero sicuramente ho molti interessi vicini a quello della Generazione Z: mi piacciono i videogiochi, seguo diversi streamer su Twitch, adoro Youtube e sono molto sensibile (e rompiscatole) sui social al tema ambientale. La cosa, forse, è ancora più marcata perché l’ho scritta a 25 anni appena compiuti ed ero proprio nell’età di mezzo a cui fai riferimento.
Parlando allora di sonorità, questo brano lascia un po’ pensare agli anni Ottanta. Come è andata la ricerca dei suoni?
Ho avuto più confronti con Altrove (Marco Barbieri) e Leonardo Lombardi che hanno prodotto il brano, avevo in mente il synth e la chitarra elettrica come assoluti protagonisti del brano sin dal primo momento; in tutte le mie canzoni, dagli esordi fino ad oggi, la chitarra elettrica non manca mai. Marco e Leo hanno scelto di arricchire il brano con tante piccole cose che sfuggono ad un primo ascolto distratto ma che è tipico dei loro lavori. Mi sono sentito a mio agio perché c’è stata volontà unanime di ascoltare le idee di tutti e infine Salvatore Addeo ha dato un boost assurdo ai suoni in fase di mastering.
Credi di essere legato musicalmente ad un genere preciso?
Non amo dare e farmi dare etichette ma capisco che delle volte sia necessarie. Credo di fare musica pop con un piglio d’autore, ma lascio all’ascoltatore il compito di collocarmi dove meglio crede. Sicuramente io scrivo molto anche in base ciò che ascolto, osservo, videogioco e guardo al cinema.
Zerella è un artista promettente. Cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo progetto?
Spero di non metterci un anno e mezzo per ritornare con un nuovo singolo! Scherzi a parte entro l’estate penso di rilasciare una nuova canzone coi ragazzi di Revubs Dischi mentre mi godo gli sviluppi di “All’una con te”.