– di Paolo Pescopio –
Quando rabbia, incoscienza e voglia di libertà si incontrano il risultato non può essere banale. È questo il mix alla base di “Young Demons”, l’ultimo lavoro in studio del producer milanese Savnko. L’album, uscito per Pitch the Noise Records, è una raccolta di emozioni esposte in modo più o meno ordinato, a partire dalla frustrazione sviluppata nel periodo del lockdown. Savnko ha fatto di tutto per trarre ciò che c’è stato di buono in un periodo di quasi completa apatia generale. Il suo disco è una via di fuga per lui e per noi ascoltatori, che ci troviamo travolti dai suoni elettronici di un album capace di farci mettere da parte per la durata dei suoi venti minuti i timori che ci affliggono nel quotidiano.
“Young Demons” è un invito a tirare fuori la grinta, un inno al miglioramento e un rifiuto nei confronti dell’accontentarsi. Nelle tracce è evidente l’esperienza del producer, capace di utilizzare suoni ricercati senza cadere nella trappola della saccenza, ma anzi mantenendo il profilo umile del bravo ragazzo, il vicino di casa che sogna di fare il produttore. Savnko, nonostante la giovanissima età, ha già la maturità di chi ha molte esperienze alle spalle, anche grazie ai due anni che ha passato a Londra. Una volta tornato, ha raccolto i frutti del periodo londinese in “Epic Arguments”, uscito nel 2020 e contenitore delle maggiori influenze di Savnko.
Rispetto all’EP di esordio, in “Young Demons” Savnko si mostra meno impulsivo, più ragionato. Riconferma però il suo carattere a tratti inquietante, in un ritmato susseguirsi di luci e ombre. Caratteristica chiara fin da “Shyest Whisper”, singolo uscito a marzo. Il brano, che anticipava l’album, comincia con un sussurro che si sviluppa poi fino a diventare sempre più forte ed è ben rappresentativo della duplice anima calma ma potente di questo disco.