Si intitola “Giusto il tempo di un miracolo” questo nuovo singolo di Vanessa Semprini. Un passaggio ricco e prezioso vista anche la collaborazione di un grande della nostra storia della canzone d’autore come Alberto Fortis che lo troviamo anche in video ufficiale. In radio una ballata di delicatezza e “rabbia” per questo nuovo modo di essere e di vivere assieme, in società… liquidi, digitali, perennemente schiavi. E forse il ritorno ad un passato nobile è la vera chiave di lettura per rinascere. E qui la figura di Fortis diviene anche quella ragione di completezza per un messaggio che nella forma pop diventa davvero di tutti e per tutti.
Brano decisamente sociale Vanessa. Uno sfogo personale contro una società e un modo di vivere che ti sta stretto?
Più che uno sfogo è un’opinione personale. Sono favorevole allo sviluppo tecnologico e ai vantaggi che esso puó portare nel quotidiano,nel lavoro, nella comunicazione , dando la possibilità di tenere allacciati rapporti a distanza. Resto convinta però che non si possa basare tutto sul digitale,almeno per quanto riguarda i rapporti sociali.
E se così fosse, posso chiederti come reagisci, come “sopravvivi” ai rapporti liquidi e digitali che non hanno più tempo per i dettagli umani?
Amo il calore umano e cerco di vivere il più possibile le persone nella vita reale per non perdermi tutti quei dettagli che dietro ad uno schermo non si possono percepire.
E in questo scenario dunque, una canzone come riesce a sopravvivere, a trovare senso, ad arrivare alle persone?
Il potere della musica risiede non solo nel messaggio da trasmettere ma anche nell’atmosfera che evoca. Il contesto e lo scenario generano emozioni e sensazioni in supporto al testo grazie ai quali l’ascoltatore ha la possibilità di immedesimarsi e trovare qualcosa del proprio vissuto e magari sentirsi stimolato ad una reazione in risposta.
Alberto Fortis: una pietra miliare della nostra canzone d’autore. Così d’impatto mi viene da pensare che i due mondi, il tuo ed il suo, siano assai distanti. Eppure…?
Eppure il pensiero non è poi così tanto distante perché bisogna guardare al futuro senza dimenticare il passato. Questo brano trova la sua forza in un confronto generazionale che sfocia in un’idea comune. Due voci così diverse si sovrappongono e si fondono alla perfezione per rafforzare il messaggio.
L’incontro artistico con lui in qualche modo ha deviato il corso del tuo modo di pensare alla musica?
L’incontro con Alberto Fortis ha decisamente arricchito la mia visione della musica. Non c’è stata alcuna deviazione. È stata un’esperienza da cui ho tratto preziosi insegnamenti artistici. Lavorare a stretto contatto con un artista così importante credo sia la massima aspirazione per un musicista perché crea un ambiente fertile per nuove idee e offre la possibilità di rinnovarsi ed evolvere artisticamente in qualcosa di nuovo.
È una denuncia del malessere dei tempi in cui viviamo .Intere generazioni sempre esposte sui media che vivono esperienze in maggioranza virtuali, non possono essere prese ad esempio. Il vostro è una
invocazione a fare un passo indietro e a riscoprire l’importanza del calore di una stretta di mano o di un abbraccio.
Le vostre voci e l’arrangiamento fanno arrivare direttamente al cuore il testo.