Si intitola “Radio Sky Remixes” questo nuovo EP di 4 brani tratti da “Radio Sky” di Valente. Un suono apocalittico che arriva dalla New Wave di cui lui è colonna portante di una Italia Underground degli anni d’oro, oggi trovano soluzioni assai interessanti. Nello specifico:
“Radio Sky” by Paolo Baldini DubFiles
“Children Off The Beat” by Eugene
“Fly” by Jason Lindner (tastierista del disco “Blackstar” di David Bowie)
“Smile” by Giorgio Ricci aka Templebeat L.T.D.
A seguire vi proponiamo anche i video ufficiali realizzati proprio da Giorgio Ricci.
In genere i remix sono dimensioni decisamente molto più estetiche. Come accade anche qui è l’ossatura di un brano che riemerge nel complesso della produzione. Non senti che qualcosa venga meno al brano stesso?
No, anzi, credo che sia più che mai stimolante assistere ad una nuova declinazione, visione del brano, che sorprenda per fino me che l’ho composto; inoltre, credo che questi remixes abbiano molto a che fare con me e le mie inclinazioni artistiche come musicista, ma anche come appassionato ascoltatore di musica come il dub (che amo) l’elettronica, certa musica da club più avventurosa e sperimentale, penso soprattutto alla scena berlinese. Certo i brani hanno subito una mutazione, ma trovo che siano fedeli alla loro anima e al loro concept originari. “Re-make/Re-model” sempre!
Bello il progetto grafico. Giulia Baldissera e Nicola Stefanato che lavoro hanno fatto? E tu quanto hai contaminato le loro scelte?
Originariamente per le t-shirt del nostro merchandise avevo chiesto a Nicola Stefanato un’immagine che avesse a che fare con l’idea di una comunicazione cosmica, capace di diffondersi in un “radio sky” che potesse essere inteso sia in senso fisico che come spazio cosmico interiore e lui ha ideato quell’illustrazione, una specie di ibrido tra un microfono vintage e un’antenna radio che mi ha subito colpito molto. Quando poi è arrivato il momento di preparare la copertina del remix Giulia Baldissera ha suggerito l’idea di recuperare quell’illustrazione e di virarla in quattro colori diversi, Blu, Verde, Rosso e Nero per le singole copertine digitali di ogni brano e in Grigio per quella dell’Ep che li contiene tutti, sia nel formato digitale che in quello fisico su cd e proprio ne Giulia ha realizzato il lay out. Il risultato secondo me è molto interessante ed è parte espressiva e integrante, quindi, del concept di “Radio Sky Remixes”.
Inoltre abbiamo anche delle stupende t-shirt!
I video in rete sono tutti ad opera di Giorgio Ricci, la stessa mano che firma uno dei remix pubblicati. Perché non hai voluto “mani diverse” e diversi punti di vista come nelle produzioni?
Giorgio Ricci ha firmato tutti i miei video dall’album del 2018“Il Blu di Ieri” fino a “Radio Sky”. Io e lui ci intendiamo benissimo su cosa vogliamo comunicare e come e quindi la scelta stilistica di affidare ad un ‘unica persona la realizzazione dei 4 visual accompagnatori del remix è stata naturale e vincente per dare una coerenza estetica al progetto creato da più personalità che comunque sono assolutamente complementari tra loro.
I video diventano parte integrante dello show multimediale nelle occasioni in cui “Radio Sky Remixes” viene presentato nella sua versione originale e senza l’ausilio della band, in pratica un live show dove ci sono solo io, i visual e di volta in volta un ospite alle tastiere e alle sequenze elettroinche, spesso proprio Giorgio Ricci, come avverrà l’8 giugno a Villa Albrizzi Marini a San Zenone degli Ezzelini (Vicenza) in apertura per Lydia Lunch e il suo show dedicato ai Suicide.
Fin dall’inizio ho pensato anche alla possibilità di potermi esibire anche in questa dimensione live differente dal mio live show full band (che comunque continuo con grande passione a portare in giro) e che mi riporta alle mie origini, della new wave dei miei Art Decò.
Ho come l’impressione che nel suono di questi Remix molto sia stato “salvato” del modo new-wave che è alla base del tuo suono… o sbaglio?
Assolutamente si: ogni remixer, da Paolo Baldini DubFiles a Eugene a Jason Lindner fino a Temple Beat LTD (Giorgio Ricci) ha tenuto conto della mia storia musicale e della new wave da cui sono nato e alla quale ho sempre attinto nel sound, soprattutto nell’attitudine a sperimentare e a cambiare sempre, alle volte anche a discapito di una coerenza che il pubblico odierno, spesso per pigrizia, vorrebbe da un artista per poterlo riconoscere senza troppa fatica intellettuale. Ma senza “ch- ch- changes”, se mi consenti un’espressione bowiana che per me è religione, non so concepire l’atto creativo e non ci prenderei gusto a incidere nuovi dischi. Nel suono di questi remix dunque la new wave è viva e vegeta, specie l senso che vuole ancora e sempre essere “nuova onda” espressiva.
Domanda provocatoria: venendo già da uno scenario metropolitano di suoni anche digitali, non hai pensato che forse il vero “remix” sarebbe stato l’acustico e la sintesi?
Accetto la provocazione e aggiungo che mi stai dando un’ottima idea! Magari ne terrò conto per i remix del prossimo album!