– di Roberto Callipari –
Esce oggi per Santeria Eremo, secondo album da solista per Lepre, cantautore e percussionista romano.
La seconda fatica artistica di Lepre, nome d’arte di Lorenzo Lemme, è un viaggio sporco nel lo-fi e nel cantautorato, fra fuzzoni e voci distorte, come dentro a una caverna dell’anima dalla quale solo la musica riesce ad uscire.
La verità è che se ci fermassimo solo a questa definizione potremmo avere davanti un disco claustrofobico, asfittico, fatto di urla e pianti, ma non è così. Oddio, non che non ci sia questo, non che manchi il sentimento e la zozzura, ma il disagio diventa urgenza artistica, quella in grado di aprire la porta dell’emotività per tirarne fuori qualcosa di bello.
Sai che secondo me
Nessuno si può salvare senza di sé
L’urgenza artistica porta in studio Lepre, che in studio con Giorgio Maria Condemi (già produttore in vari progetti nonché chitarrista per Motta), trova la quadra fra parola e musica, fra quella “grezza” rock e quella sensibilità tutta cantautorale tipica di chi ha bisogno di raccontarsi.
Le parole sono spontanee e sincere, perché Eremo è prima di tutto un disco sincero, che mostra tutta la sua umanità, l’umanità soprattutto artistica di chi l’ha scritto e vissuto fra i milioni di momenti che ci tengono impegnati. Immaginati correre da una metro all’altra quando lo ascolti, nella calca del trasporto pubblico, nella fila alla posta, sentilo vibrare e cogline la sua profondità.
È chiaro, fin dal primo brano, che non sia un disco tipicamente italiano: vuoi per le chitarre così picchiate, vuoi per il suono così sporco dovuto a un master poco italiano e in grado di valorizzare tutto non nascondendo nulla dietro alla voce, ma “Eremo” è davvero un disco in grado di portarci lontano, almeno con la mente.
C’è tutto: parola, musica, frenesia, emotività e tutta quella voglia di chi la musica non si limita a suonarla, ma la fa e la vive da anni, sentendola davvero fino in fondo dentro sé. Lepre infatti, o Lorenzo, è un artista con un’esperienza ventennale, batterista e rumorista nei progetti più disparati, busker e interprete già noto con Le Sigarette, ma anche nella band di supporto a Lucio Leoni.
A due anni dall’esordio con Malato, Eremo suona come una conferma per Lepre. Una conferma di chi ha intrapreso la via giusta nell’impegno e nella voglia di narrare un mondo interiore denso e stratificato, così com’è stato il suo percorso artistico fino a questo momento, al di là di logiche commerciali e strategie svogliatamente pop, alla ricerca di una voce chiara e distinta, di una sincerità comunicativa propria di chi non ha nulla se non se stesso da mettere sul piatto.
Eremo è figlio del suo tempo, non come epoca, ma come tempo denso di elettricità del suo papà che fra 2022 e 2023 si è diviso fra lavoro e live, girando e suonando in Italia in quantità di palchi e manifestazioni fra le più importanti, come il MI AMI Festival, il Retape al Parco della Musica di Roma, ma anche il Green&Blue e il Ferrara Buskers Festival. In tutto ciò, la musica come necessità di dire e comunicare assume ancora più valore, e un album ne assume ancora più dignità.
Lepre, all’anagrafe Lorenzo Lemme, è un cantante, batterista, percussionista e rumorista con due lauree e molte esibizioni live all’attivo. Dal 2015 al 2017 si esibisce in tutta Italia con due band: prima con gli Eildentroeilfuorieilbox84 con le quali pubblica diversi dischi, e successivamente con Le Sigarette, con cui pubblica altri due album. Prende parte a collettivi artistici, gruppi di busker e bande di percussioni e dal 2016 suona come batterista insieme al cantautore romano Lucio Leoni, collaborando anche agli arrangiamenti dei suoi brani. Nell’ambito teatrale scrive le musiche di due spettacoli (Fake Folk e Rimbambimenti) di Andrea Cosentino, drammaturgo e attore teatrale contemporaneo (Premio Ubu 2018), con il quale è attualmente in tournée dal 2020 in scena come rumorista e musicista. L’esordio come cantautore arriva nel 2020 quando, sotto il nome di Lepre, comincia a scrivere dei brani e, l’anno successivo, entra in studio per registrare il primo disco solista, Malato, che si avvale della partecipazione di Giovanni Pallotti. Per gli arrangiamenti, Lepre collabora insieme a Daniele Borsato, la produzione è invece a cura di Fabio Grande. Il tour del suo primo album da solista lo porta a collezionare settanta date in tour di quasi un anno e mezzo, calcando alcuni fra i palchi più importanti del nostro Paese. Il 2024 è l’anno del ritorno con Eremo, anticipato dai singoli Vieni a prendermi e Acufene.