Con Antique Beats i The Sweet Life Society si sono avviati verso un processo di mutamento interessante. Alle spalle, ma non del
tutto (vedi Hard on o Switch on), troviamo quello swing danzereccio che tanto aveva attirato l’attenzione della critica negli anni passati, mentre oggi, rallentato il tempo, abbassate le tonalità, è più sul versante dub o drum&bass che il super gruppo torinese ha deciso di improntare le nuove canzoni. Forse meno caratteristico, ma certamente più attuale, il nuovo sound dei TSLS trova massima espressione nel primo singolo Dreams are falling leaves in cui ritmiche giamaicane si mescolano a richiami strumentali indiani creando un mash coinvolgente.
Meno riuscito e sicuramente più ordinario è Minds, il brano a seguire, un reggae che dire “già sentito” suona fin troppo cortese. È questa la riprova del fatto che il cambio pelle è in atto, in evoluzione, ancora con troppo poco coraggio ed ambizione. Eppure, a giudicare dalle basi o dall’esempio lirico di M’importa, c’è tutto per far uscire un disco d’impatto nel panorama della musica italiana.
Sarà per la prossima volta (?).