Tredici.
Tredici come le “Reasons Why” di Hannah Baker, come la maglia di Alessandro Nesta, come il numero preferito di Taylor Swift; Tredici come i mesi dell’anno, le Sfere del Drago e gli hate speech blaterati da Kanye West nell’ultimo quarto d’ora.
Oppure, Tredici come le buone ragioni per cui vale la pena ascoltare la musica di un artista, accompagnate da qualche nota biografica e da diversi pareri personali (giustamente) discutibili. Un tuffo nelle personalità notevoli della scena urban italiana, sempre più mainstream e poplare per diversi motivi; direi almeno Tredici.
– di Luca Guerrini –
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ENFANT PRODIGE
Davide Sattei, Tha Supreme, thasup.
Il fratello di Mara, quello che canta con tutte le “U” allungate, che non si fa mai vedere ed è solo un cartone animato.
thasup a solo ventun’anni è già molto, molto più che un semplice rapper. Dopo aver gettato le basi del proprio particolarissimo sound già dai primi pezzi, ha costruito piano piano un carattere speciale che avvolge e definisce la sua intera figura discografica. Ad oggi, l’artista che dà voce alla zoomer generation è tra i più seguiti su Spotify Italia, tra i più ascoltati dai giovini della penisola e tra i più particolari per sound e stile nell’intera scena urban, capace di tessere tele iconiche nonostante l’esperienza appena quinquennale con i ferri del mestiere.
Gli ingredienti sono all’apparenza semplici e sempre gli stessi: una base strapiena di suoni ed elementi, la voce abbondantemente accompagnata dell’elettronica, il range vocale che tocca le più alte note del falsetto, le vocali allungatissime e svolazzanti, il frequente uso di termini inglesi, il viola come colore dominante di copertine e anteprime, il video musicale a cartone animato, le tematiche della solitudine, del senso di inadeguatezza e spaesamento tipico dell’adolescenza e della gioventù.
Tutto questo e molto di più è thasup, uno degli artisti più interessanti del panorama europeo, per cui vale la pena spendere qualche minuto d’ascolto per almeno uno dei suoi lavori. “m8nstar”, ad esempio, riassume perfettamente le caratteristiche di cui sopra:
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PRODUCER INTERNO LORDO
La scena urban della terra degli Spaghetti incontra per la prima volta thasup nelle vesti di producer: è il lontano 2017 e il debutto di Davidino Sattei nella musica dei grandi avviene alla produzione di due hit di Happy Trap, sottogenere dominante del periodo: parliamo di “Gameboy Color” e “La La La La La”, due tracce di matrice Dani Faiv, entrambe caratterizzate da sonorità particolari, dense e molto ritmate. Un buon inizio, per essere minimal, considerando che la qualità di queste due basi porta il nome di Tha Supreme ad essere notato dai giganti della musica urban, che lo mettono alla prova con la produzione di “Perdonami”, singolo di Maurizio Pisciottu, probabilmente più conosciuto sotto il nome di Salmo.
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SE LA SUONA E SE LA CANTA
Il prolifico duemiladiciasette è l’anno della discesa in campo anche per il thasup cantante: il primo singolo del giovane artista è “6itch!” (Esatto, con il numerino nel titolo), uno dei brani che rimarranno più iconici nel repertorio dell’artista romano e che verrà anche riedito con l’uscita del primo album ufficiale di thasup.
Premendo play, le nostre orecchie vengono immerse nel panorama del Tha Supreme più classico, in cui ritroviamo tutti gli elementi che rendono unico questo ragazzo e il suo modo di intendere la musica. “6itch” è un piccolo capolavoro, un brano circondato da un’aura di musica leggera, ma denso e ricco sotto il punto di vista del sound e della di lui cura.
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HO-OH E GIRATINA
I primi lavori di thasup bastano per catapultare il ragazzo nell’iperspazio del mainstream: il nome del fratello di Mara Sattei inizia a distaccarsi dagli appellativi di “fratello d’arte” e “astro nascente” per associarsi ad aggettivi più simili a “affermato” e “talentuoso”.
Il valore del Supremo è accertato non solo dalle voci: la FIMI lo certifica con un disco d’oro e uno di platino per i due lavori successivi a “6itch”, ossia “Scuol4″, brano in linea con le caratteristiche del suo predecessore, e “Oh 9od”, dove invece thasup si riscopre in un lato più normo-sonante e hip-hop, senza snaturarsi completamente. Partecipa a questo brano anche Nayt, altra firma emergente del periodo, che contribuisce a renderete Oh 9od una perlina degna di nota della carriera discografica di thasup.
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SI POTREBBE CHIAMARLA PER NOME
Tha Supreme è tendenza. Il 2019 lo conferma grazie alla partecipazione di Davide al disco più atteso dell’anno, il “Machete Mixtape vol. 4″, ossia una raccolta di brani dei migliori artisti della scena urban, promosso e distribuito sotto sigillo Machete Crew. La hit del disco è “YOSHI”, divenuta poi tormentone estivo e pezzone reggaeton grazie al remix contenente la strofa di J. Balvin, e, manco a farlo apposta, tra I protagonisti del brano troviamo thasup.
“Yoshi” è una canzonella leggera, assolutamente orecchiabile e totalmente estiva; il merito delle menti che l’hanno pensata e realizzata è quello di averla messa al mondo in maniera perfetta affinché perpetrasse lo scopo per cui era stata concepita.
Il punto più alto toccato da thasup nel MM vol. 4 è, tuttavia, è in “Doppiogang”, brano realizzato completamente dal giovane Sattei, che mette in luce le sue grandi qualità sia di scrittura, sia di canto, sia di produzione.
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EGOISTA
Il devastante impatto sul mercato del thasup più commerciale non ha messo in ombra quello più conscious; in occasione dell’uscita di “Persona”, album di Marracash che rompe un silenzio discografico durato sette anni, Sattei collabora con Sfera Ebbasta e lo stesso Marracash a “Supreme – L’Ego”, brano che esalta ancor di più le caratteristiche del giovanissimo romano, tanto da far sembrare i due giganti della scena urban dei semplici ospiti in una traccia dove thasup è il protagonista.
Lo stile di Davide è troppo originale e, difatti, ruba la scena ai colleghi, sia per originalità che per minutaggio, visto che la bravura di thasup è tale da concedergli di incidere il ritornello in un brano di enorme portata. Marracash, inoltre, pare imitarlo nella propria strofa, cercando di strappare a Tha Supreme quella caco-eufonia tipica che, però, risulta poco conforme allo stile di Fabio Rizzo.
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SWISH SWISH BISH
Dopo tante e riuscite collaborazioni, il 2019 ha bisogno di una chiusura firmata Tha Supreme. Questa arriva sotto forma di “Blun7 a Swishland”, singolo del Supremo che anticipa l’arrivo del primo disco ufficiale.
“Blun7 a Swishland” esprime le caratteristiche più care a thasup (allungamento delle vocali, termini inglesi o inglesizzazioni…) in una nuova dimensione, quella del ritmo lo-fi, in voga in quel momento storico. Il pezzo è – di nuovo – un successo clamoroso: thasup si proietta nell’universo del mainstream, ancor prima di avere un album in repertorio.
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l nome, lo stile, il colore di Tha Supreme sono ormai acclamati dal pubblico, soprattutto quello più giovane che tanto apprezza l’estrema freschezza del diavoletto viola. Arriva, dunque, il momento di crescere ancora un po’ e pubblicare il primo album ufficiale. “23 8451″ [letto “Le Basi”] esce quindi nel 2020, sfracassando completamente le classifiche italiane e i cervelli di tutti quelli che non hanno capito che i numeri nei nomi delle tracce sono da leggere come lettere. Tantissime le perle al suo interno, così come le collaborazioni: Fabri Fibra, Nayt, Lazza, Nitro, Marracash, Salmo, Dani Faiv, Mahmood, Gemitaiz, Madman e, soprattutto, Mara Sattei.
Dico “soprattutto” perché il duetto con la sorella spalanca le porte per la parte più emozionale di thasup, che si sente nella bellissima traccia “m12ano”. Un ritmo a singhiozzi, molto cantato, molto parlato, sicuramente unico nel suo genere. Mara Sattei si adatta perfettamente allo sfondo urban della canzone e il suo cantato esalta gli ululati eufonici del fratello, regalandoci una canzone perfetta da ascoltare mentre si guarda fuori dal finestrino e si fa finta di essere in un film.
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SANGUE SU DI ME, FERITE IN OGNI DOVE
Nemmeno il tempo di arrivare a fine 2020 che Tha Supreme regala se stesso ad un nuovo progetto; questa volta si tratta del “Bloody Vynil vol.3″, terzo capitolo del mixtape curato da Slait.
Al suo interno, thasup partecipa a diverse tracce, ma dove lascia il segno in maniera più profonda è in “Altalene”, pezzo in collaborazione con Coez e Mara Sattei.
È il ritorno del Thasupreme più emozionante, carico, romantico, che ci strappa il cuore per prendercelo a pugni, per poi passarlo a sua sorella Mara che lo accarezza con le sue dolci note. Altalene è una collaborazione azzeccatissima e, soprattutto, un pezzo da pelle d’oca, da cantare a squarciagola.
TS chiude così un 2020 in cui viene incoronato come artista più ascoltato di Spotify Italia.
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LA PIÙ GIOVANE STELLALUNA
Dopo un duemilaventi di fuoco, Tha Supreme nel venti-ventuno si gode un po’ di meritata calma. Fino a che, sotto lo pseudonimo di YoUngEsT mOoNsTaR, non pubblica “uNa DiReZiOnE gIuStA”, cover/riedizione di un classico di Neffa, a cui lui stesso partecipa.
Ora, penso sia chiaro, ormai, che in questa rubrica non si spende mai la parola “capolavoro” o “magnifico” così, senza peso.
Ma questo brano è un capolavoro magnifico.
thasup dona nuova vita ad un pezzo d’oro della musica italiana, elevandolo alla modernità e aggiungendoci il proprio tocco personale. Neffa, dal canto suo (capita?), disegna in questo quadro la strofa dell’anno.
“Una direzione giusta” è un brano struggente, da conservare nelle playlist più cariche emotivamente e personali di ognuno di noi; una canzone che parla di sofferenza e del suo superamento, della condizione di spaesamento in cui tutti siamo capitati almeno una volta.
Tocca la parte più vulnerabile delle nostre anime con la delicatezza di un fa diesis e due note sussurrate (anche se io effettivamente non so se la canzone sia in fa diesis).
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OKAY GOOGLE
Fatta la canzone dell’anno, Tha Supreme ha passato il resto del 2021 nel proverbiale chilling. Con il nuovo e attuale anno, la prima novità per l’artista Romano è stato il cambio nome: “Tha Supreme” è diventato ufficialmente “thasup“, in vista dell’imminente uscita del secondo album in studio.
Stella cometa per questo secondo lavoro è “S!r!” [Siri], singolo in collaborazione con Lazza e Sfera Ebbasta (giusto due nomi a caso) che ricalca le fila emotive dei lavori principali di thasup. L’accoglienza per questo pezzo è eccellente, per il semplice motivo che il brano in sé è, appunto, eccellente.
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C@R@TT&RINO
Fatica più recente di thasup è “c@ra++ere s?ec!@le” [Carattere speciale], secondo album ufficiale del giovane Sattei e secondo grande successo. Per molti versi analogo al suo predecessore “23 8451”, la freschezza di questo nuovo album è garantita dalle firme che lo popolano, appartenenti alle penne più rilevanti della scena attuale. A spiccare, su tutti, Tiziano Ferro e Tananai, con quest’ultimo che caccia una strofa arrogante e cafona al punto giusto da essere considerata fra le migliori dell’intera pubblicazione.
thasup non si allontana, comunque, dalla propria comfort zone, ma torna perlomeno a mostrare anche il proprio lato più hip hop.
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Conclusione
thasup, nonostante le infinite identità e la poca voglia di mostrarsi in live, è una delle figure più true e real della scena urban, sempre fedele ai suoi mille stili iconici e al proprio background.
Capace di emozionare ma anche di gasare, definirlo “poliedrico” sarebbe riduttivo: thasup è un artista completo e assolutamente meritevole di essere ascoltato.
thassicuro, non rimarrai deluso.