Masua: il post-rock italiano denso d’amore | Recensione
Lascio andare l’istinto e, d’istinto parlando, l’incipit con cui si dipana il primo brano “Plastico”, sembra riportarmi alle atmosfere sospese di “Atmosphere” dei Joy Division se non fossero alcuni dettagli dei suoni di batteria, troppo asciutti, diversamente riverberati, più plastici e decisamente più coerenti con un rock urbano come questo che con una distopia inglese…