In anteprima su ExitWell
“LIVE ROOFTOP DA FUSCO”
il nuovo videoclip di
t vernìce
Lo abbiamo conosciuto quando è uscito il suo “bestof2020”, lo vediamo oggi in ANTEPRIMA in “LIVE ROOFTOP DA FUSCO”: t vernìce è “tanta voglia di prendersi poco sul serio, una discreta faccia da culo e un’ottima predisposizione alla danza sconclusionata”. Quando si è trattato di trovare una location per registrare un video live con DEWREC l’idea di girare un video sul tetto di casa di Fusco:
«No vabbè raga, siamo pazzi? Non lo ha mai fatto nessuno prima di noi. È la prima volta nella storia che succede. Potrebbero denunciarci, arrestarci perfino!»
Così è nato il videoclip che vi proponiamo in anteprima, per la regia di FRANA, prodotto e mixato da CALILOW ed EDO CAMPIA nel rooftop di Fusco. Per l’occasione abbiamo anche fatto qualche domanda a t vernìce!
⬇ GUARDA IN ANTEPRIMA IL VIDEOCLIP DI LIVE ROOFTOP DA FUSCO DI t vernìce SU YOUTUBE! ⬇
Ci eravamo già sentiti a luglio, quando è uscito il tuo “bestof2020”. Come sta t vernìce, adesso?
T vernìce sta bene perché sta raccogliendo pezzi, ascolti, vissuti veri o immaginari di questi ultimi tempi e li sta mettendo nelle nuove canzoni. È una fase molto bella: ci si gasa in un attimo, poi ci si abbate, e ci si gasa di nuovo sperimentando. Quando parlo di t vernìce oggi parlo sempre meno di me come cantautore che se la canta e se la suona da solo, e sempre più di un progetto che include altre persone a livello creativo. Per quanto riguarda arrangiamento e produzione stiamo diventando più simili ad una band (con Lillo aka CaliLow alla batteria e alla produzione) e siamo molto contenti di questo andazzo.
Piccolo spoiler: fra pochissimo uscirà una nuova canzone e la danza (la mia unica vera passione) c’entra
qualcosa.
Che bello vedere che ormai si è tornati a suonare e cantare tutti insieme, come nel tuo video! Come lo avete girato?
Dopo l’uscita di “bestof2020” volevamo in qualche modo congelare il sound della band, farne una fotografia. Abbiamo deciso, con l’entourage DEWREC/ NEEDN’T, di girare un video live corposo. Nel cercare la location, spunta fuori l’idea: “Lo facciamo sul rooftop di Fusco”. E tutti: “No vabbe ragà, ma non si può fare un concerto sul tetto!”, “Ci arresteranno”, “Non lo ha mai fatto nessuno prima”. Eppure lo abbiamo fatto. Pazzi da legare! Abbiamo lavorato con FRANA smashing videos ed abbiamo chiamato un po’ di gente ad ascoltare.
Non lo ha mai fatto nessuno prima, e soprattutto non i Beatles! Quanto c’è di loro nella tua musica e, più in generale, quali sono gli artisti che ti hanno più ispirato?
Non conosco questi “Beatles”, vado a recuperarli! A parte gli scherzi, abbiamo chiaramente calcato molto la reference a livello di fotografia e montaggio, può essere visto come un omaggio, una citazione, una parodia, di certo non c’era l’intenzione di cambiare la storia della musica.
Dei Beatles c’è qualcosa in più o meno tutta la musica leggera che è venuta dopo. È impossibile non averli come reference da ogni punto di vista, in tutto il processo creativo, dalla A alla Z. Non è questione di “mi piacciono” o “non mi piacciono”. È difficile dire quali siano i progetti musicali che mi hanno influenzato di più negli ultimi anni: sicuramente
tutto ciò che ascolto mi influenza in qualche percentuale. Nell’ultimo paio di anni ho ascoltato molto i dischi di Toro y Moi, King Krule, Yves Tumor, Low, Alex G, Weyes Blood e mi sono ributtato a capofitto sugli MGMT Drugdealer, Baxter dury, LCD soundsystem, Pixies per fare esempi. poi ascolto tantissimo tutto quello che ha a che fare con le ballate pop degli anni 90’, Amedeo Minghi, Eros Ramazzotti, i Jalisse, Paola e Chiara… e il vibrato vocale italiano degli anni 60/70, tipo i Camaleonti, i Dik Dik…
Tra i pezzi che suoni nel video c’è anche un inedito, “Arti”. Ti va di raccontarci qualcosa su di lui?
“Arti” è un brano abbastanza vecchio, che potete trovare nell’introvabile EP “pòst-“ del 2017, suonato con i
Tomini Elettrici ad Ivrea e prodotto da un giovanissimo Mario Francese (vedi Santi Francesi). Abbiamo deciso di stravolgerlo e di suonarcelo funk. È uno dei brani più divertenti in scaletta al momento e quindi abbiamo deciso di inciderlo “buona la prima” con una take molto spontanea. Poi parla di buttarsi da un balcone, quindi risultava anche attinente con la location.