Quanto fattura realmente Spotify nel 2022?
È tempo di bilanci per le grandi società mondiali. Netflix ha dichiarato risultati discutibili, mostrando come neanche i giganti della rete siano intoccabili. Poi è arrivato il turno di Spotify.
Il 27 aprile, la società di Daniel Ek ha rilasciato i propri risultati, decisamente interessanti: nel primo trimestre 2022 sono aumentati sia il numero di abbonati che il numero di utenti attivi mensili.
Quanti utenti premium ha Spotify?
Per quel che riguarda gli abbonati globali, Spotify vede il proprio circuito aumentare di due milioni di utenti nel solo primo trimestre 2022, raggiungendo quota 182 milioni di abbonati globalmente.
Ancora più rilevante, il fattore di crescita, se si considera come abbia ampiamente compensato la perdita di circa 1,5 milioni di abbonati in Russia, conseguente all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia di Vladimir Putin e il conseguente boicottaggio ai danni del Paese invasore.
Fattore determinante, pare, la “sovraperformance” del mondo latino, cioè il Sud America, e del resto di Europa. I numeri dunque confermano le previsioni della società di Ek della quota 183 milioni di utenti, se si tengono in conto gli abbonati persi in Russia.
Le aspettative per il prossimo trimestre, secondo Spotify, sono rosee: prevedono infatti di raggiungere la cifra di 187 milioni di abbonamenti premium per la fine di giugno 2022, con un balzo di circa 5 milioni di utenti nel trimestre appena partito.
Questo numero va compensato con una ulteriore perdita di circa 600.000 utenti abbonati che si prevedono di perdere come conseguenza della guerra tra Ucraina e Russia. Se non si tiene in conto di questo numero, gli abbonati Spotify raggiungerebbero circa 6 milioni di subscribers a livello mondiale.
Quanti utenti mensili attivi ha Spotify?
Rimanendo invece nel primo trimestre 2022, gli utenti attivi mensili (comprendenti i non abbonati premium) hanno raggiunto il sorprendente numero di 422 milioni alla fine del trimestre, con un aumento di 16 milioni rispetto al trimestre precedente.
A giustificazione di tali numeri, Spotify ha rilasciato una dichiarazione che ne motiva le ragioni:
L’azienda ha spiegato: “Nel mese di marzo si è verificata una breve interruzione del servizio che ha causato la disconnessione involontaria degli utenti da Spotify. Di conseguenza, riteniamo che alcuni utenti interessati abbiano creato nuovi account per accedere nuovamente, con il risultato di circa 3 milioni di utenti attivi mensilmente aggiuntivi nel trimestre”.
In ogni caso, il numero di nuovi utenti supera di circa 1 milione le aspettative preventivate dalla società svedese. Particolarmente rilevante è stato il mondo non-anglofono, in particolar modo l’America Latina, il Brasile e il Messico, mentre è soprattutto la Generazione Z, cioè i ventenni di oggi, che si sta affacciando sempre di più sulla piattaforma.
Tra i motivi di questo incremento di pubblico, Spotify sottolinea le nuove funzionalità come i testi inseriti nell’app durante la riproduzione delle canzoni e le nuove operazioni di marketing e contenuti.
Quanto guadagna Spotify?
Di particolare interesse per le etichette discografiche e gli editori musicali: Spotify riferisce che il suo ARPU (Average Revenue per Premium User) è cresciuto del 6% anno su anno nel primo trimestre e del 3% anno su base valutaria costante.
La cifra mensile dell’ARPU di Spotify ha raggiunto € 4,38 (USD $ 4,91) nel primo trimestre del 2022, ancora al di sotto dei 5 dollari USA al mese, ma comunque a conti fatti un miglioramento su base annua per Spotify.
Osservando la performance finanziaria di Spotify nel primo trimestre del 2022, l’azienda ha registrato un fatturato di 2,661 miliardi di euro (2,98 miliardi di dollari), in aumento del 19% su base annua a valuta costante.
Una cifra importante, ma non quanto preventivato dall’azienda di Ek, il che ha comportato un “crollo” in Borsa del titolo nella giornata del 27 aprile, con un ribasso dell’11% sui titoli.
I ricavi premium sono cresciuti del 18% su base annua (a valuta costante) a 2,379 miliardi di euro (2,67 miliardi di dollari), mentre i ricavi supportati dalla pubblicità sono cresciuti del 22% su base annua (a valuta costante) a 282 milioni di euro (316 milioni di dollari).
Il margine lordo trimestrale di Spotify ha chiuso al 25,2% nel primo trimestre: l’azienda ha affermato che ciò “riflette uno spostamento favorevole del mix di entrate verso i podcast” (cioè lontano dalla musica) e “una crescente attività sul mercato”.
Questi punti in più per il margine di Spotify, ha affermato, sono stati “compensati dall’aumento della spesa per contenuti non musicali e dagli investimenti nel miglioramento dei prodotti musicali”.
Quanto spende Spotify annualmente?
Le spese operative di Spotify sono state pari a 677 milioni di euro (759 milioni di dollari) nel primo trimestre, con un aumento del 27% su base annua.
L’azienda ha spiegato: “Escludendo l’impatto dei movimenti della tassa sociale, le spese operative sono state leggermente superiori alle previsioni a causa dei maggiori costi del personale, parzialmente compensati da minori spese pubblicitarie”.
La perdita operativa trimestrale di Spotify nel primo trimestre del 2022 è stata di 6 milioni di euro. Nel trimestre dell’anno precedente (Q1 2021), SPOT ha registrato un utile operativo di 14 milioni di euro.
Quanto fattura Spotify nel 2022?
Inoltre, Spotify prevede un fatturato totale di 2,80 miliardi di euro nel secondo trimestre del 2022 e una perdita operativa trimestrale di 197 milioni di euro, che ha affermato che includeva un “impatto di circa 50 milioni di euro sui costi operativi a causa di movimenti sfavorevoli dei tassi di cambio”.
Infine, Spotify ha sottolineato l’importanza di un nuovo accordo con Google in base al quale gli utenti Android potranno per la prima volta pagare l’abbonamento SPOT direttamente tramite l’app (Google Pay) o scegliere di pagare tramite il sistema di fatturazione Play di Google.