A nudo l’amore, a nudo il sentire ed il viverci dentro, a nudo la rinascita… a nudo quel rock arrugginito molto americano dentro cui però non mancano le belle melodie all’italiana maniera. Come a dire: dei Nomadi decisamente più underground, sporchi di cemento ma sempre con un fiore all’occhiello. Sono gl Sly & the Stubborn che tornano con “Nudo” un disco, anzi no un vinile, anzi no: è una maglietta. Proprio così…
La prima cosa che vogliamo sottolineare: questo disco non è un CD, non è un vinile… è una maglietta…
Si, la maglietta nasce dall’esigenza di lasciare un qualcosa dove poter ascoltare i nostri brani a chi ci viene a vedere nei live, infatti la maglietta non ha solo l’illustrazione creata da fedeshui illustratrice musicista ebolitana, ma anche un QR CODE che ti da la possibilità di scaricare I pezzi.
Il suono potente di un rock che ha tantissime derive e radici di blues o sbaglio?
Sicuramente anche il blues ha influenzato le nostre sonorità, ma non solo, siamo 4 anime diverse con ascolti e preferenze variegate, il cantautorato italiano piuttosto che il grunge e la new wave ecc tutte queste matrici ci hanno influenzato il nostro suono.
Nel video diretto dal chitarrista Omar Zulle ci sono ragazze al posto vostro. Come si collega questo concetto con la canzone che parla di sconfitta totale nei confronti dell’amore e forse della vita?
L’amore aldilà che sia tormentato o no è un linguaggio universale e non di genere, quindi avremmo potuto mettere noi come qualsiasi altra persona, abbiamo scelto queste nostre amiche per gioco e per puro senso estetico, ci piaceva l’idea di frapporre il viso di una donna alla voce di un uomo perché pensiamo che certe “ossessioni” non hanno sesso…
Con l’ultimo brano il viaggio che sembrava solo dover culminare nella sconfitta, in realtà trova nell’amore la rinascita… succede sempre così?
Francamente non so se è sempre così, le mie canzoni parlano di ciò che vivo, in questo periodo della mia vita sono molto deluso da ciò che vedo intorno a me, ma ho finalmente trovato l’amore, e per me diventa un rifugio…
Il suono di questo “Nudo” è davvero nudo come lo sentiamo oppure la produzione ha fatto ricorso a qualche macchina digitale di questo futuro tecnologico?
Di base non suamo contro l’elettronica come supporto, tuttavia il suono è nudo e crudo come lo si sente, abbiamo registrato in diretta tutti insieme e a parte qualche sovraincisione di chitarre e voci la struttura è tutta live. In lacera ancora abbiamo usato un organo nel ritornello, ma nessun sequencer o altro mezzo elettronico.
E in generale, il futuro di Sly e dei suoi Stubborn contempla anche qualche bella trovata elettronica?
La vedo dura, però come già ti ho detto prima di base non siamo contrari all’uso dell’elettronica.quello che ci preme è fare delle canzoni, il modo può variare ma l’importante per noi è usare la forma canzone.