– di Assunta Urbano –
Tornare ad assistere ai live – seppure da seduti e senza sentire il calore delle persone – è un’emozione inspiegabile.
Quest’estate la Penisola intera si è riaccesa di musica e colori. Tra gli eventi più chiacchierati c’è il Siren Festival, che si terrà come di consueto a Vasto, dal 19 al 21 agosto.
Non potendo accogliere artisti internazionali, l’organizzazione ha progettato anche eventi gratuiti in streaming, ogni mercoledì, in cui ci saranno ospiti esclusivi. Questa sera, infatti, sintonizzatevi sul canale YouTube della manifestazione e non perdetevi l’esibizione di Marissa Paternoster, cantante e chitarrista della band Screaming Females.
Nell’attesa di rincontrarci presto sotto un nuovo palco, abbiamo intervistato Lisa Masia, project manager del festival, e abbiamo immaginato di catapultarci nel backstage.
Diamo il via a quest’intervista partendo da un’immagine: la sirena. Che rappresenta, per voi, questa figura mitologica e che importanza ha per i cittadini di Vasto il monumento in mare che la ricorda?
Crediamo fortemente rappresenti il richiamo. Per noi principalmente legato all’ascolto ed alla condivisione di una passione che ci lega al territorio che ci ospita. La nostra Sirena che dal 2014 continua a cantare. Passateci questa citazione “…come il coro delle sirene d’Ulisse m’incatena, ed è bellissimo perdersi in quest’incantesimo.” [Il sentimiento nuevo, Franco Battiato, ndr.]
Chi per vacanze d’infanzia e chi per viaggi con gli amici, siamo passati tutti per Vasto. Come è nata l’idea di un festival proprio in questa cittadina abruzzese e che impatto ha avuto portare artisti di calibro internazionale, come The National e Slowdive, in un posto più piccolo rispetto ad una grande città?
Il presidente Louis Avrami, grande appassionato di musica, si ritrovò a Vasto in vacanza, si innamorò delle location e si immaginò un palco in Piazza Del Popolo con alle spalle il bellissimo azzurro dell’Adriatico. Negli anni i palchi sono aumentati, creando così la visione di un peculiare ed unico boutique festival. Le line-up sono state sempre studiate ad hoc per rendere il Siren Festival un evento internazionale. Le band invitate negli anni corrispondevano alle scene d’avanguardia del periodo. C’è sempre stata una forte ricerca per renderlo un evento diverso e speciale nella sua selezione musicale.
Organizzare il Siren Festival in questo periodo non deve essere per nulla facile. È allo stesso tempo, però, un messaggio forte, una spinta a non arrendersi in un momento storico in cui la musica non può per legge aggregare nuove menti. In che modo si organizza un evento del genere e cosa vi ha portato a dare vita all’edizione 2021?
Esattamente… Non è per nulla facile, ma il messaggio sentivamo di doverlo dare, anzi volevamo proprio darlo e la chiave di tutto è la forte passione che ci spinge a concretizzare la nostra visione. La musica non si può e non si deve fermare, specialmente in un periodo storico così fragile e complesso, vogliamo ancora sentire la sirena cantare e la città di Vasto vibrare.
Il Siren Festival si fa, inoltre, portatore di messaggi sociali. Per quale motivo l’interesse si è spostato, in primis, sulla sostenibilità ambientale? E in che modo l’attualità si intreccia con la musica?
Crediamo la sostenibilità ambientale debba oramai essere il core di qualsiasi progetto. Ci teniamo davvero tanto perché il Siren sia un festival sostenibile e non solo per l’ambiente ma anche socialmente. Ci stiamo lavorando duramente da dodici mesi, perché la realizzazione non è così semplice. Bisogna volerlo per realizzarlo. Si parte dalle piccole cose cercando di eliminare quasi completamente la plastica, alle preziose collaborazioni con Eco.Reverb e Legambiente, con i quali organizzeremo workshop, panel e pulizia spiagge, lavoreremo per lo smaltimento dei rifiuti con Pulchra per ridurre l’emissione di Co2. Sui nostri canali social e sul nostro sito ci sono tutte le informazioni dedicate alle nostre action e mission.
Il secondo tema a cui l’organizzazione si è avvicinata è la parità di genere sia tra gli artisti presenti sul palco che tra i lavoratori del backstage. Pensate che in Italia venga dato il giusto spazio alle donne che orbitano nel mondo nella musica? Come si può migliorare questo panorama?
No, onestamente non crediamo che sia sempre dato il giusto spazio alle donne, ma sembrerà strano, questo non è stato difficile per noi da organizzare, abbiamo semplicemente selezionato delle artiste meritevolissime. Le professioniste ci sono, bisognerebbe semplicemente invitarle.
È il sogno ideale di chiunque organizzare un festival. Senza alcun tipo di vincolo e potendo scegliere qualsiasi artista e band appartenente a tutte le epoche musicali, quale sarebbe la line-up perfetta?
Dobbiamo dire che il Siren Festival ha sempre soddisfatto la sua volontà e direzione artistica dal 2014 ad oggi. Ovviamente siamo comunque un boutique festival e dobbiamo fare i conti con tutte le prerogative di non realizzare concerti da stadio. La line-up perfetta… Quante pagine abbiamo a disposizione per l’elenco?
Dunque, in conclusione, cosa dobbiamo aspettarci dall’edizione 2021 del Siren Festival?
Un evento fortemente voluto con tutte le difficoltà del periodo, sarà un festival di tre giorni in totale sicurezza con tutte le regole da DPCM rispettate. Quest’anno a differenza delle scorse edizioni abbiamo una line-up tutta italiana. Abbiamo cercato di creare un mood diverso per ogni serata. Come in passato il giovedì, la nostra serata di apertura ha in programma anche una proiezione. Abbiamo invitato Caterina Palazzi che sonorizzerà il film Nosferatu degli anni ‘20. Ad aprire i concerti sarà invece la giovanissima e talentuosa cantautrice toscana Emma Nolde. Il venerdì avremo il piacere di avere sul palco Margherita Vicario che terrà anche un panel/talk come ambasciatrice di Key Change nei cortili D’Avalos alle 19. Apriranno il concerto di Margherita Vicario, cmqmartina con la sua elettronica e i New Candys. Il sabato avremo Iosonouncane, Gold Mass e Vieri Cervelli Montel. I panel/talk di Legambiente e Equaly nel “salotto del Siren”. Inoltre, per dare un poco di internazionalità al festival abbiamo creato una serie di streaming gratuiti in diretta da Inghilterra e Stati Uniti, che si possono guardare dai nostri canali social e You Tube premiere. Tutti i mercoledì alle 19. Gli ospiti sempre in aggiornamento sono (e sono stati) Laetita Sadier degli Stereolab, Lee Ranaldo dei Sonic Youth, Noveller, Nicole Atkins, Marissa Paternoster e altri ancora. Vi aspettiamo!