Di fronte a un lavoro simile chi non rimarrebbe confuso? Dopo un primo ascolto, On , risulta un puzzle di materiale difficile da confrontare e persino da valutare.
Isolando le prime quattro tracce dal resto del lavoro, i Silence, Exile & Cunning potrebbero essere l’ennesima band italiana fortemente influenzata dal sound d’oltre Manica: Arctic Monkeys, Foals e Bloc Party sono i primi a venire in mente.
Poi all’improvviso qualcosa cambia radicalmente. È con “Missolonghi” che si inizia una mutazione che da qui in poi sarà continua ed inevitabile. “Ransom”, immediatamente dopo, delinea un solco netto: un brano stoner senza possibilità di confondersi. Un lavoro così mutevole da non riuscire veramente ad avere un unico filo che colleghi l’inizio alla fine.
Cos’è quindi On? Una mancanza di comune accordo o una dimostrazione di capacità? Che sia volutamente confuso e più complesso di come appare? Qualsiasi sia la ragione di un’opera così variegata, è innegabile la qualità del lavoro. Apprezzabile.
Davide Cuccurugnani