– di Ilaria Pantusa.
Foto di Gian Marco Volponi –
Roma, 9-05-2019. Se il punk è un modo d’essere che si traduce anche in musica, ma non è solo musica, diventa ben chiaro perché sia difficile essere convincenti quando si sta su un palco e ci si fregia di un’etichetta tanto difficile da indossare e mostrare. C’è chi però quest’attitudine se l’è cucita addosso talmente bene da farla risuonare sui palchi da più di vent’anni, a ben pensarci. Se prima lo facevano chiamandosi Prozac+, ora il testimone è passato ai Sick Tamburo, la creatura che Gian Maria Accusani e Elisabetta Imelio hanno fondato nel 2007.
Prima di loro, a scaldare l’atmosfera è il sound graffiante del rock a tratti punk e a tratti stoner di Johnny DalBasso, che abbandona i panni di one-man-band ed entusiasma e convince il pubblico del Monk anche nella formazione a tre con Gianluca Terrinoni e Antonio Russo.
Quando le luci si abbassano e la sala del Monk è gremita ma non troppo, è sulle note di “Sick Tamburo”, dall’omonimo album del 2009, che la band pordenonese fa il suo ingresso in scena.
Scelta significativa, da cui traspare l’affetto per i lavori del passato, che si legano a quelli del presente in una continuità che definisce l’identità del gruppo di Accusani e Imelio. E a rincorrersi, in una scaletta ricca e densa, sono i brani dell’ultimo album, Paura e l’amore, e quelli dei lavori precedenti, tra cui spiccano Meno male che ci sei tu (pure senza Motta), La fine della chemio, ma in particolare Ho bisogno di parlarti e Dimentica.
A proposito di Dimentica, uno dei pochi brani interpretati da Elisabetta Imelio, è impossibile non lasciarsi affascinare dal carisma della storica bassista di Prozac+ e Sick Tamburo, sicuramente uno dei punti di forza della formazione friulana e di questo live.
Live al quale non mancano le sorprese, perché è sulle prime note de Il fiore per te che sale sul palco anche Davide Toffolo, il leader dei Tre allegri ragazzi morti, che ha collaborato coi Sick Tamburo al brano e che li ha accolti nel collettivo di artisti indipendenti La Tempesta dischi.
La chiusura del live è affidata a Lisa ha 16 anni, traccia d’apertura di Paura e l’amore, che insieme al singolo Puoi ancora è uno dei brani meglio riusciti di quest’ultimo lavoro e certamente uno dei più significativi e rappresentativi dei Sick Tamburo del 2019.