– di Martina Rossato –
Siamo solo ad aprile, il mare sembra ancora un lontanissimo miraggio. Il nuovo album de Il Solito Dandy però ci insegna che si può essere turisti anche nella propria città. L’artista, torinese di nascita e romano d’adozione, con “Turismo Sentimentale” ci porta nella sua dimensione, un luogo interiore in bilico tra il gusto del surreale e le influenze della vita vera. Nel disco c’è Roma, c’è Torino, c’è il mare: è il racconto del trasferimento alla Capitale e di come si possa continuare ad avere occhi vispi e curiosi, senza cadere nella noia della quotidianità.
Come l’eco rotto e lontano di un’orchestra che suona un lento dentro una pescheria,
mentre dalle finestre aperte volano le tende lasciando intravedere una telenovela alla televisione,
per le strade i turisti si perdono tra le madonne e le chiese,
ed io un po’ ti guardo come fanno loro,
con la stessa espressione di stupore e meraviglia.
“Turismo Sentimentale” è un acquario da osservare, per poi scegliere se buttarci in mare aperto o stare a riva ancora un po’. Ascoltandolo, sembra di sentire quel profumo di porto, secco e un po’ salato, delle vecchie reti da pesca ormai rotte e abbandonate. Il disco è un continuo richiamo a elementi di vita vera, tanto che una traccia, “Commesse”, è la registrazione di un vociare indistinto, tipico dei posti caotici, come è Roma, come è un porto.
Attraverso le immagini messe in scena in “Turismo Sentimentale” traspaiono tre tematiche principali, che corrispondono agli aspetti principali che Il Solito Dandy ha ritrovato trasferendosi da Torino a Roma: mare, santità ed ironia. Per Il Solito Dandy l’aspetto evocativo è fondamentale, ed è per questo che l’intero progetto si fa anche visivo, a partire dai video ufficiali con cui sono stati lanciati “Pozzanghere”, “Thailandia” e “Boh”. “Turismo Sentimentale” si presenta come un disco molto cinematografico: oltre al Maestro Guzzino, compagno di avventure e disavventure con cui è partito da Torino, Il Solito Dandy ha deciso infatti di affiancarsi altri personaggi. È così che sono nati la Donna Aragosta, a rappresentare il mare, l’Angelo d’Oro, la sacralità e il Clown Bianco, l’ironia. È un po’ ironico anche pensare che in mezzo a tutti questi tipi bizzarri di cui si circonda, l’immagine che Il Solito Dandy dà di sé non è una maschera per il cantautore, che si presenta per come è, con il suo look un po’ strano e il suo modo di fare sempre attento a quello che gli succede attorno. L’abilità de Il Solito Dandy sta forse proprio nel riuscire a creare un luogo assurdo attorno a sé, in cui riunire spunti diversi tra loro.
Un’altra colonna portante è il sentimento di disillusione che viene raccontato in modo sempre diverso in ogni brano. La disillusione è mostrata in questo disco come un momento in cui fantasia e realtà entrano in contatto in un incontro-scontro.
Il disco è uscito il 1 aprile (buffa data per fare uscire un disco, molto in linea con il personaggio) per Neverending Mina e in distribuzione Artist First.
“Turismo Sentimentale” verrà portato live:
3 Aprile @ Roma – Spaghetti Unplugged – Alcazar
22 Aprile @ Muro Lucano (PZ) – La Bontà
23 Aprile @ Aiello del Sabato (AV) – c.s. Madre Teresa
6 Maggio @ Fucecchio (FI) – La Limonaia
13 Maggio @ Torino – Cinema Teatro Maffei
5 Giugno @ Impruneta (FI) – Casa del Popolo in Festa
13 Luglio @ Pomigliano d’Arco (NA) – Lab. Folkloristico
14 Luglio @ Pagani (SA) – 50 Spirito Italiano
16 Luglio @ Andria (BAT) – Officina San Domenico