– di Giacomo Daneluzzo –
Sciroppo cade basso come l’MD, io non cado in basso, sono ancora in piedi
Il 19 gennaio 2018 usciva “Rockstar” di Sfera Ebbasta, album che conteneva la traccia “Sciroppo”, in cui il trapper DrefGold, autoproclamatosi “king dei cereali”, cantava questa frase. È curioso come più di cinque anni dopo sia proprio la nota catena di supermercati MD a proporre qualcosa di assolutamente inconsueto: gli Yummer’s, meglio noti come “i cereali di Sfera Ebbasta”.
Sì, perché la notizia degli ultimi giorni è che l’azienda polacca Yummer’s, che produce cereali, ha scelto proprio il re della trap italiana per rappresentare la sua nuova linea di cereali, composta da due gusti (marshmallow e burro d’arachidi), con cui il marchio sbarca nel Bel Paese: si tratta di un’edizione limitata – e costosissima – disponibile dal 28 febbraio al 12 marzo. Sfera Ebbasta ha autografato alcune confezioni, disseminate a caso in mezzo alle altre nei vari punti MD.
Non è la prima collaborazione di Gionata Boschetti – questo il vero nome del trapper – con brand legati al mondo dell’alimentazione: tra le più note c’è quella con KFC, che ricalcava Travis Scott-McDonald’s. In questo caso il modello principale probabilmente è Snoop Dogg con i suoi Snoop Loopz, lanciati la scorsa estate. Anna Campanile, direttrice marketing e comunicazione di MD, ha dichiarato: «Vogliamo rispondere alle esigenze di tutti i consumatori scegliendo però di parlare anche la lingua dei più giovani, con i quali rinnoviamo un dialogo già aperto durante la partnership con il Jova Beach Party».
In tutto ciò, viene spontaneo chiedersi: c’è ancora qualcosa di “alternativo” nella trap?
Quando, nel 2018, è uscita questa canzone, di cui parlavamo all’inizio dell’articolo, la trap era una cosa diversa, rispetto ad adesso; stava già iniziando a prendere le distanze dagli albori (tipo nel 2014, 2015), quando era una nicchia, era per pochi che ci credevano, ma ancora voleva rappresentare qualcosa di alternativo: alternativo al pop commerciale, alternativo alle immagini “pulite” di chi faceva i grandi numeri, alternativo al sistema. L’idea di novità, di proposta di un modello alternativo, di superare il vecchio, era qualcosa che caratterizzava moltissimo questo genere e il modo in cui si proponeva, così come il rivolgersi a chi proveniva da situazioni di disagio, in primis – e i suoi rappresentanti ne hanno ampiamente parlato.
Ora siamo nel 2023 e i costosissimi cereali di Sfera Ebbasta stanno facendo guadagnare bei soldi a tutte le persone coinvolte. Bene così. Ma possiamo dire, almeno, che il trapper alternativo delle origini è morto e sepolto e che, al suo posto, abbiamo un’impresa, un brand, che come ogni attività capitalista non ha altro scopo che i propri interessi economici?
Questi cereali sono il sistema. Sono molto costosi, perché tanto venderanno in ogni caso parecchio. La strategia di marketing è stata pensata bene: Sfera Ebbasta ha quattro milioni di follower su Instagram, è chiaro che un’edizione limitata di cereali Yummer’s non rischia di floppare. Non è importante che il target siano persone con una disponibilità economica superiore alla media, che sia un prodotto esclusivo.
Certo, un pubblico un po’ più selettivo si renderebbe conto che questo prodotto non è altro che l’ennesimo modo per spillare un po’ di soldi a tutti coloro su cui Sfera Ebbasta esercita un qualche tipo di appeal. Ma penso che a nessuno importi granché di tutto ciò, anzi, non penso che il fan medio di Sfera Ebbasta faccia questo ragionamento nella sua scelta in merito a che cosa comprare.
Ma va bene così. I cereali di Sfera Ebbasta non fanno male a nessuno, personalmente mi va benissimo che ci siano (sembrano anche abbastanza buoni, tra l’altro). Ma è ormai chiaro come il sole che del portato rivoluzionario della trap non è rimasto assolutamente nulla, neanche l’estetica. Sì, perché prima quest’elemento c’era soltanto a livello estetico, di sicuro la trap non è mai stato un fatto sostanzialmente rivoluzionario, anzi, è sempre andata a braccetto con il sistema capitalista.
Ma adesso poniamo una pietra tombale sulla volontà della trap di essere, anzi, di sembrare un sistema alternativo a quello dominante, perché ormai non si vedono più differenze.
Anzi, forse potremmo anche porre una pietra tombale sulla trap proprio, ché ha fatto il suo tempo.