Selenio, all’epoca Ciro Zerella, pubblica il suo nuovo singolo in collaborazione con Francesco Lettieri per l’etichetta TSCK Records. Una canzone scoscesa, diretta, atipica e nata per esorcizzare le paure, ritrovare punti di riferimento persi nel tempo e provare a rispondere ai dubbi della generazione nata a cavallo dei due secoli, di cui SELENIO fa parte.
Noi ci abbiamo scambiato quattro chiacchiere.
Il tuo nuovo brano, “Cara Maestra ho di nuovo perso” in collaborazione con Francesco Lettieri, affronta temi di perdita e rinascita. Ti va di condividere con noi il processo creativo dietro questa canzone?
Il brano nasce al pianoforte qualche anno fa.
Nella sua primissima stesura il brano aveva una forma differente, c’erano parole diverse che poi sono state sostituite da altre, ma conteneva già l’essenza di quello che è oggi.
Ho poi deciso in un secondo momento di chiedere a Francesco Lettieri di scrivere un arrangiamento di pianoforte e di provare a produrre il brano con me. Ci siamo resi conto solo lavorando nel suo studio che Francesco aveva piacere di raggiungere qualcosa in più del “solo” arrangiamento di pianoforte e quindi ci siamo ritrovati a riscrivere alcune piccole parti di testo e produrre il brano insieme.
Come è stata l’esperienza di collaborare con Lettieri?
È stata super positiva perché io ho scelto Francesco e Francesco ha scelto me; ci conoscevamo grazie ad altre situazioni di palco e parlando avevamo capito di avere un background comune sui cantautori, tuttavia questa cosa spesso non è sufficiente per arrivare a collaborare. Io conoscevo già molto del suo progetto perché avevo ascoltato il suo primo disco ed ero convinto che potesse dare qualcosa in più alla canzone qualora avesse accettato di collaborare ed è proprio quello che è successo.
I tuoi due nuovi singoli si rifanno entrambe a delle figure femminili, quanto sono fondamentali per te nella tua vita come nella musica?
Eccezion fatta per mio padre direi che tutte le figure di riferimento della mia vita sono donne. Mi verrebbe da dire che le persone che più conosco e che più sono importanti per me (comprese le amicizie) appartengono al mondo femminile mentre quello da cui attingo a livello culturale o come ispirazione spesso si rifanno a uomini che esulano dal contesto musicale come Ridley Scott o Shigeru Miyamoto.
Non mi soffermo quasi mai a pensare al sesso di una persona, tanto quanto alle azioni che compie.
“SELENIO” segna un nuovo inizio nella tua carriera musicale. Come descriveresti l’evoluzione nel tuo stile nel corso degli anni?
Racconterò una cosa che non molti sanno: Io ho iniziato cantando in band che suonavano rock italiano con sfumature post-grunge e alternative rock e prog, siccome qui non a inizia canzoni che mie partorite voce e chitarra. direi che quindi parto da una formazione autodidatta ma al contempo molto classica da cantautore e che poi sviluppato nel corso degli anni fino alla definizione che oggi amo dare alle mie canzoni: contro-pop.
“Cara Maestra ho di nuovo perso” è stato rilasciato in concomitanza con il giorno internazionale dello studente. Raccontaci la scelta di questa data per il lancio!
La scelta non è casuale, ma ci serviva per sottolineare meglio il senso della canzone. Per promuovere la canzone, insieme a tanti amici in giro per l’Italia, è stato attaccato in giro per le città un volantino a strappo (come quelli che si vedono fuori dalle scuole) che però permetteva di conservare una frase della canzone e poi attraverso lo scan dello Spotify Code (sul retro) permetteva di salvare la canzone quindi tenerla sempre con sé. P.S. stiamo ancora tappezzando diverse città come Bologna, Roma, Firenze, Avellino, Bari e Napoli!
Quale messaggio cerchi di trasmettere attraverso la tua musica e cosa vuoi che gli ascoltatori apprendano dalla tua esperienza sonora?
Senza falsa modestia non credo di poter dare insegnamenti attraverso le mie canzoni; porto le mie storie, lancio i miei messaggi in modo sincero e sia in forma esplicita che implicita e spero che qualcuno possa rivedersi in ciò che dico o anche solo apprezzare la forma estetica delle mie canzoni.