Se cerchi il nuovo indie, skippa e vai oltre, sentiti ‘sto disco, skippa e vai oltre. Caparezza mi perdonerà, spero, per aver preso in prestito e storpiato i suoi versi. Ma sarei ingiusto se negassi che è quello che ho pensato durante ognuno dei dieci pezzi di Ti Ho Visto Ad Alta Voce del duo Rumor.
Si è scritto innumerevoli volte di come l’indie stia diventando il nuovo pop, di come quel magma ribollente di sentimenti ancora un po’ acerbi stia via via prendendo il posto della rima cuore/amore, ma questo non può più giustificare la produzione di album fotocopia a cui assistiamo da qualche anno a questa parte e che vede in Ti Ho Visto Ad Alta Voce l’ennesimo esempio.
Palate di elettronica (in questo caso spesso ben fatta) con dietro linee di chitarra alla rinfusa per far trasparire un pathos crescente dalla metà della traccia in poi. Il timbro della voce smorzato, quasi soffuso, per riuscire a comunicare l’intimità che si cerca di raggiungere in pezzi come Canzone per E.
Rumor, provateci di più e incazzatevi davvero, che qui si sta fermi al palo.