– di Martina Rossato –
«I fiori di ciliegio [“sakura”, in Giapponese] sono una cosa fugace, che fiorisce una volta all’anno, ma sono una cosa bellissima. Vedo un po’ così la musica: anche quando è tutto orribile, una bella canzone può cambiare le cose. Col titolo volevo esprimere questo concetto di rinascita».
RADIO SAKURA è il nuovo disco di Rose Villain, artista milanese reduce dell’esperienza sanremese, che scherza sul titolo: «Sono un’amante della cultura giapponese, so che si pronuncia “sàkura” ma sono troppo milanese, è più forte di me, continuerò a dire “sakùra”».
Rose Villain, nome d’arte di Rosa Luini, presenta questo nuovo lavoro come il seguito di Radio Gotham, disco con cui ha fatto il suo esordio poco più di un anno fa, nel gennaio 2023. RADIO SAKURA è una specie di nuova fioritura, una rinascita che lascia modo di intravvedere nuove sfaccettature più rosee, che l’artista aveva fino ad adesso tenuto ben nascoste. Il disco, infatti, è molto più luminoso del precedente. Non che manchino chiari riferimenti a tematiche quali l’autodistruzione, l’ansia e la malinconia (già presenti in Radio Gotham), ma sono affrontate con più ironia e, per quanto possibile, leggerezza.
«Ironia e malinconia sono per me importantissime, perché senza malinconia tendo a dare meno valore ai momenti felici e senza ironia proprio non si va avanti. Però vedo molta più rassegnazione in Radio Gotham: qui anche nei pezzi più tristi, c’è sempre uno spiraglio di luce», ha raccontato ieri durante la presentazione del disco.
In Radio Gotham i brutti pensieri si facevano più ossessivi, mentre con RADIO SAKURA Rose sembrerebbe aver trovato la forza di dare voce alla controparte più leggiadra, come la vitale e allegra Clara che Tarchetti opponeva a Fosca nell’omonimo romanzo.
Anche brani inondati di tristezza e pervasi da quella tendenza autodistruttiva che a volte assale chi soffre di ansia o attacchi di panico sono controbilanciati da basi che potrebbero benissimo adattarsi anche a testi ben più allegri. Penso, ad esempio, a IL MIO FUNERALE, che rimanda musicalmente a una canzone pop di quelle super energiche da cantare a squarciagola nei viaggi in auto con gli amici, ma il cui testo è invece molto triste (pur non parlando davvero di morte, bensì di un attacco di panico): «Voglio vedervi brindare ad un mondo migliore. Senza di me lo è».
Ma è vero anche il contrario, come nel caso del feat. con Guè, una bachata che arriva inaspettata dopo un altro di quei brani tristi di cui sopra. Impossibile da non ballare. Quello con Guè non è l’unico featuring: su dodici tracce, quasi la metà sono delle collaborazioni, ognuna delle quali fa emergere un aspetto diverso di Rose e della sua scrittura.
RADIO SAKURA è un disco equilibrato, che parla di tematiche delicate con il grande merito di riuscire a farci riflettere senza necessariamente soffrire. Forse, la presa di consapevolezza che la vita non è facile, è vero, ma basta saper trovare il lato positivo delle cose. Esce proprio oggi 8 marzo il disco di una donna forte, che sta riuscendo a farsi strada in un mondo difficile (come conferma anche il fatto che Rose aprirà le date italiane dei Coldplay).
«È un periodo molto intenso, faticoso, ho poco tempo per me e questa cosa un pochino mi pesa. Vi prometto che prima o poi mi prenderò delle vacanze, ma ora non mi fermo manco morta».