Eccola Maria Teresa Ascione in arte Resina ed ecco questo nuovo singolo dal titolo “Conscious” che ha elegantissime organze di jazz e progressioni per niente scontate di piano elettrico (che richiama il suono di hammond o di qualche tipo di rhodes). Un bellissimo quadro che cerca spazio tra le icone italiane in bilico tra pop d’autore e sfumature americane in jazz, per l’appunto. Contrappunti, colori in levare e vocalizzi innestati dentro ricorsive soluzioni del pop…
Quanto sapore internazionale dentro questo brano… dove stai guardando? In che direzione?
Sicuramente le influenze musicali che hanno dato vita all’arrangiamento di questo brano vengono da tante parti del mondo, ma la verità è che con questo brano ho anche decretato l’inizio di una scrittura totalmente in italiano, mentre in precedenza scrivevo anche brani in inglese, quindi di un più esplicito sapore internazionale. L’intenzione è quella di portare in Italia un cantautorato pop che si evolve grazie a tante contaminazioni. Non nego che sarebbe meraviglioso arrivare anche oltre confine ma ad oggi la mia direzione è di costruire un progetto musicale a fuoco, ben definito, solido, rendere Resina riconoscibile.
Un ensemble di musicisti che hanno colorato di soul e jazz un brano per niente banale di suo. Come sono nati gli arrangiamenti?
Uno dei motivi per cui questo brano è così importante nella definizione del mio percorso artistico è il fatto che è stato il primo brano originale che ha stimolato Matteo, il batterista della band, a proporre di suonare a me e agli altri la MIA musica, condita dei loro arrangiamenti. Ci siamo messi subito a provarla nel mio salotto, scandire e scrivere i possibili ritmi per accompagnare il brano. Da lì ci sono voluti anni prima che l’arrangiamento di questo brano ci convincesse. Lo abbiamo provato e riprovato, stravolto e ripreso. Ma la linea melodica e la struttura sono sempre rimaste le stesse, caratterizzanti.
Dunque i musicisti con cui collaboro hanno fatto un grosso lavoro, originale, colorando di contaminazioni Soul, NuSoul, Jazz un brano con una struttura già poco convenzionale in partenza.
“Radice” è un EP che in qualche modo dà i natali… e il “nascere” sembra un punto centrale di tutto. Anzi il ri-nascere… vero?
Ho appena compiuto 33 anni e sento che a quest età debba essere legato un processo di morte e ri-nascita. Sono stata legata al cristianesimo per 20 anni e dopo il mio 15-18 ho iniziato a praticare il buddismo che ha dato un nuovo nutrimento alla mia spiritualità, confermando la luce e la centralità nella mia ricerca del tema della rinascita(come anche della morte).
Conscious è un brano scritto una mattina, appena alzata (o risvegliata), al pianoforte. E’ emerso tutto insieme, musica e parole, a descrivere la sensazione di rinascita interiore che stavo, finalmente, provando e fissando nel mio cuore: è scritta nel ritornello, si tratta di imparare a rinascere ogni istante, sapersi rialzare (E’ un attimo, invece, che cede il ginocchio e ricado), saper spostare il proprio sguardo in un’altra posizione, cambiando così il punto di vista, la propria condizione interiore e così, inevitabilmente, l’ambiente circostante. (Tra piante che vedo crescere, sorgere, risorgere)
Un video ufficiale per un brano così “Americano”? Ci hai pensato?
La verità? No, non ci ho pensato. Tra i brani che ho scritto ce ne sono alcuni molto più “visivi”, in cui la narrativa del testo è composta prevalentemente da immagini (es. Acrobati).
Conscious, invece, è un brano più intimo, racconta una sensazione. Una meravigliosa sensazione!
Mi piace pensare che ognuno possa associare questa sensazione ad una propria immagine, senza imporne una mia. Certo, sicuramente, se mi chiedeste quale immagine associo io a questo brano potrei anche svelarlo: un viso, espressione distesa, serena e sorridente che ruota nel vento, nella brezza marina, piena di mille luci…ma non solo, anche dei piedi nudi che camminano, leggeri ma presenti, sulla nuda terra, tra piante, insetti.. e chissà quante immagini ancora suscita. Preferisco lasciarle libere nel vento, senza racchiuderle ed imporle in un video. (Almeno per ora!)