REPORT LIVE
LA NOTTE DELLA BOMBA
DEPARTURE AVE. + PIANO FOR AIRPORT + BOXERIN CLUB + ADRIANO VITERBINI + SADSIDE PROJECT + BAMBOO + YOUAREHERE
Lanificio 159 – Roma
La Storia si ripete, sempre, ciclicamente, tramite delle matrici ben definite. Solo i concetti cardine cambiano, si ridefiniscono ed assumono nuovi significati.
Bomba.
Nel 1944, questa parola accompagnava le cronache quotidiane di tutti i periodici, quelle che raccontavano del più disastroso conflitto bellico mondiale. Eppure un anno dopo, si festeggiava la fine di quello stesso conflitto, terminato a forza a causa delle stesse succitate Bombe. Qualche mese prima, a Roma e in Italia si festeggiava la Liberazione.
Bomba.
Solo un anno fa, questa parola era una delle tante forme gergali diffuse intorno alla Capitale e poco altro, ben lontana dalle mortuarie memorie di un’epoca e una situazione, quella della Guerra, che non abbiamo mai conosciuto. Eppure un anno dopo, la stessa parola si veste di un significato nuovo, diverso, ma dallo stesso potenziale esplosivo.
Ieri sera al Lanificio 159 s’è scritta una piccola pagina della Storia musicale romana: un anno di Bomba Dischi, che in confronto alla Storia è forse nulla, ma dimostra quanto la dedizione, la passione e il talento possano fare (sempre relativamente parlando).
In un anno la Bomba Dischi ha acquisito due cose estremamente importanti, in maniera naturale e soprattutto meritata: l’ Autorevolezza e l’Autorialità.
Cosa voglio dire? Che non soltanto la Bomba ha dato forma e sostanza a delle band musicali, producendo i loro album, ma che s’è imposta in un mercato, quello romano, dando credibilità e quindi autorialità, tanto a queste band quanto alla Bomba stessa. In un circolo virtuoso, le band che sono all’interno di questa etichetta, che più indie non si può, sono diventate le migliori proposte della Città Eterna e dintorni, contemporaneamente garantite e garanti del sigillo a forma di “ananas-a-mano”. Questa garanzia si basa sull’autorevolezza acquisita: vai a una serata del genere e sai che non ne resterai deluso; sai che fanno uscire un disco nuovo e sei sicuro che sarà un prodotto ottimo.
Pur nella chiara differenza tra le proposte musicali, c’è un sottotesto comune, un fil rouge che negli effetti si propone come una vera e propria scena musicale romana. Un anno fa c’erano degli artisti slegati, validi ma isolati. Oggi c’è una scena musicale di artisti che collaborano, di amici e soprattutto di pubblico.
Ieri al Lanificio 159 c’erano sette band spettacolari, due palchi, gli stand dei ragazzi di Voodoo Guitars e soprattutto un sacco di gente, centinaia di persone come in ogni evento targato Bomba – e si potrebbero dire tantissime cose e magari fare anche delle critiche, ma bisogna togliersi il cappello e rendere omaggio a chi è riuscito in pochi mesi a mobilitare una macchina live,e non solo, che garantisce un pubblico enorme, rispetto il desolante panorama degli ultimi anni, garantendo la qualità della proposta musicale. Sul doppio palco del Lanificio c’erano tutte le band dell’etichetta: Departure Ave., Boxerin Club, Adriano Viterbini, Sadside Project, Piano for Airports, Bamboo, Youarehere… Tutte band che sono, o stanno diventando, realtà musicali valide e che si stanno imponendo sulla scena musicale emergente che ruota intorno alla capitale. Band e artisti che acquisiscono autorevolezza ed autorialità, di pari passo con la Bomba Dischi.
Una serata che più che definire festa definirei Trionfo, una atmosfera da grande evento, una gestione tanto professionale quanto umana, capace di far impallidire eventi affini e ben più blasonati, con in più la voglia di condividere e partecipare tutti in qualcosa che è nato e cresciuto in maniera naturale, non senza difficoltà, e che sta iniziando ad avere, finalmente, i giusti riconoscimenti. Se hanno raggiunto questi risultati in un anno, viene da chiedersi cosa prospetta il futuro…
La Storia è fatta di “prima” e “dopo”. C’è stato un “prima e un dopo” il 25 aprile 1945. Ce n’è stato, in piccolo e con le dovute distanze, un altro: “prima e dopo” Bomba dischi. E che Liberazione, ragazzi…
(e tanti auguri a Bomba!)
Riccardo De Stefano