È certamente molto evocativo il nuovo album dei The Academy, “Meaning of dance”.
Questo titolo esemplifica perfettamente il messaggio che la band traduce poi in musica. Così i The Academy interpretano cosa per loro è ballabile con canzoni molto suggestive e ritmate. Non siamo di fronte a un album dove ogni canzone è un mondo a sé e dove lo schema del brano è quello standard della musica leggera. Ogni brano è talmente integrato a tutti gli altri che se venissero divisi e ascoltati separatamente non produrrebbero le stesse suggestioni. Allo stesso tempo il risultato non è quello di un disco impegnativo come poteva essere un concept album negli anni ’60: le canzoni passano via leggere, quasi come un sottofondo ma, come nei concept album, questa band è riuscita a plasmare un lavoro completamente organico che sembra raccontare un romanzo di formazione.
I The Academy hanno definito il loro “Meaning of dance” come una danza rituale. Questa definizione lo discosta moltissimo dalla dance anni ’80, a cui le musiche possono rimandare per ballabilità e leggerezza; l’elemento del rito inserisce infatti una nuova necessità espressiva e certamente non incarna quel tipo di disimpegno (con “disimpegno” non intendiamo una mancanza di serietà e professionalità, ma un messaggio chiave di un periodo storico specifico).
È importante quindi sottolineare come la band sia riuscita ad amalgamare diverse esperienze stilistiche che potevano sembrare in contraddizione, dandogli un significato armonioso come quello della danza rituale che accompagna tutto l’album.
Eleonora Vasques