di Giuseppe Zibella.
Un silenzio lunghissimo quello dei Ratafiamm, che ritornano finalmente sulla scena musicale, sette anni dopo, con un nuovo inaspettato disco di inediti. Era il 2011 quando il duo garage pop, dopo aver dato alla luce in precedenza un paio di Ep, mostrò a critica e pubblico “Low Budget Invention”, primo long playing, ottenendo impressioni positive e un riscontro tutt’altro che indifferente. Cos’è successo in questo ampio lasso di tempo, in cui è stato l’anonimato a regnare attorno al nome dei Ratafiamm? A questa domanda risponde “Tourist You Are The Terrorist”, pubblicato per LaBellaScheggia, il cui titolo già di per sé emblematico, scioglie l’interrogativo: Andrea De Nittis ed Enrico Cibelli si sono reinventati turisti di professione, girovagando per paesi e città, trascrivendo di getto e annotando direttamente dai sedili di treni e aerei qualunque idea venisse loro in mente, viaggio dopo viaggio. Da questo vagabondare nascono le nove tracce dell’album, a disegnare una precisa mappa geografica, un itinerario variegato di luoghi, alcuni distanti poche centinaia di metri, altri migliaia di chilometri. Dai particolari set cinematografici della soleggiata California di Dilettanti, dove un irritato regista non è contento dell’operato degli attori, al ritorno a casa da Bogotà di uno strambo e abbronzato Santa Claus, si arriva infine a scenari più domestici e quotidiani. Molta attenzione è riservata ai testi, campo d’azione di Enrico, asciugati di ogni eccedenza per giungere dritti al significato delle cose, mentre sul piano musicale Andrea predilige un impianto fortemente elettronico, discostandosi in parte da quel lato tipicamente garage (che persiste nella malinconica chitarra in Dare Voce), per abbracciarne uno più pop. Una cover ben rivisitata di Mario Venuti, Veramente, sotto forma di raffinato inno alla rinascita segna l’arrivo, il traguardo di un incessante andare. È nelle sonorità metropolitane dei Ratafiamm che il turista va perdendosi, fuggendo dai luoghi d’origine e approdando in territori nuovi, dove presto si sentirà a casa. “A Roma Come A Madrid”.