– di Naomi Roccamo –
Ho ascoltato Gemelli di Ernia per tutta l’estate, tanto da renderla malinconica al punto giusto, e ho inevitabilmente iniziato ad affidargli tutta la mia emotività e i miei pensieri di quei mesi, sviluppando un legame tenero con un artista che, ammetto, mi ero un po’ persa per strada, fino ad allora (Ernia, oltre ad avere un’ironia che mi piace molto, sa raccontare in maniera potente lo struggle nella e della vita, altroché).
Zanotti e i Pinguini Tattici Nucleari, invece, sono stati uno dei miei primi live qualche mese dopo il mio trasferimento a Roma: era l’inizio del 2016 e al Na Cosetta, nell’amatissimo quartiere Pigneto, suonava questo gruppetto bizzarro che aveva scritto una canzone su un test d’ingresso di medicina (gli aspiranti medici nati dal ’95 al ’98 sanno che clima si respirava, a tal proposito). Ovviamente fu amore a prima vista e naturalmente sono ancora gelosa dei fan “postumi”, perché ai tempi mi sono sentita un po’ una talent scout.
Dopo queste premesse posso dirvi che sì, “FIRST REACTION: SHOCK“, all’uscita di questo singolo che li vede insieme: il rap che si unisce alla narrazione da simil-filastrocca tipica pinguiniana. Il risultato mi piace? Boh.
Forse mi piace di più il fatto che due artisti che seguo e adoro si vogliano bene e il confronto fra due generi diversi che trovano un punto comune. Forse la versione originale di Ferma a guardare rappresenta troppo per me e non sono pronta a tradirla. Forse la parte che preferisco di questa collab è il falsetto di Riccardo Zanotti nel ritornello.
E avrei forse preferito essere una fan più entusiasta all’idea di questa unione (o, forse, l’idea è l’unica cosa di cui son contenta e lo sono meno della canzone in sé), perché è quello che ci aspetta e perché i feat fra artisti molto amati sono spesso e volentieri una buona idea (e altre volte una paraculata).
Questa Ferma a Guardare è abitata da due ragazzi che “corteggiano” la stessa ragazza, uno è più dolce, uno un po’ più rude. E io forse son rimasta più affezionata a quest’ultimo.
