– di Martina Antinoro –
Per lanciare il nuovo album di Qualunque, il 22 aprile è uscito un nuovo singolo dell’artista in collaborazione con I LE LUCERTOLE, dal titolo “Ti ho vista ieri sera”. Le collaborazioni sono una parte fondamentale del nuovo progetto di Qualunque: tornare a fare musica insieme, dopo due anni di lockdown, aiuta a ritrovare quella normalità che per tanto tempo è sembrata lontana. Abbiamo parlato con l’artista che ci ha raccontato del suo incontro con I LE LUCERTOLE e del singolo “Nana” in collaborazione con Cucineremo Ciambelle.
“Ti ho vista ieri sera” è il tuo nuovo singolo in collaborazione con I LE LUCERTOLE. Come è nata questa collaborazione? E questo featuring cosa riesce a dare in più al testo originale?
Tendenzialmente la collaborazione nasce a settembre 2021 al Mare Culturale Urbano (Milano) quando ci ritroviamo a suonare alla stessa serata. Ci siamo innamorati a vicenda e abbiamo deciso di aggiungere questa canzone al disco perché l’album doveva essere chiuso e abbiamo voluto fare un pezzo insieme. Come un po’ tutti i vari featuring all’interno dell’album, una collaborazione dà nuovi punti di vista sia a livello musicale che di melodie. È sempre un arricchimento.
La musica di oggi sicuramente sta vivendo un momento nuovo. La pandemia ha messo un freno ai concerti e agli eventi live che stanno piano piano ricominciando adesso: quanto le restrizioni hanno influito sulla tua musica?
Il disco è stato scritto tra la fine del 2020 e l’inizio dl 2021, in pieno secondo lockdown, e credo che in realtà, il motivo per cui ci sono state così tante collaborazioni, sia a livello artistico che di producer, è anche un pochino specchio di quella dinamica di isolamento: io vivevo da solo con il mio e, sicuramente, avere a che fare ogni giorno con tante persone diverse mi faceva bene in quel momento. Penso che le collaborazioni dipenda quindi molto dalla situazione pandemica che, per fortuna, sembra andare in una direzione migliore.
“Ti ho vista ieri sera” è uscito il 22 aprile, com’è stata la reazione del pubblico?
Buona, grandi prese bene. Di base, ho visto tanta voglia di ascoltarla e cantarla, adesso vedremo con i concerti. Questo sabato suono a Busto Arsizio e adesso stiamo fissando un po’ di date per l’uscita del disco.
Un altro singolo uscito nel marzo 2022 è “Nana” in collaborazione con Cucineremo Ciambelle. Nana è un manga giapponese: è interessante l’ingresso delle influenze culturali orientali nella musica.
Questo dipende dal fatto che le nostre generazioni sono state particolarmente influenzate dal Giappone con i cartoni animati che guardavamo da piccoli come Dragon Ball. Mi sembra anche abbastanza naturale che le nuove citazioni arrivino più da quel mondo rispetto alle influenze americane delle generazioni precedenti alla nostra. Per quanto riguarda il mio vissuto, anche questo è un po’ figlio del lockdown perché stavo riguardando, mentre scrivevo brani, i vecchi anime che avevo lasciato indietro.
Com’è nata invece la collaborazione con i Cucineremo Ciambelle?
È stata una conoscenza reciproca: io li ascoltavo già e poi loro sono entrati in Costello’s Records con l’ultimo disco. Ci siamo sentiti e abbiamo deciso di fare un brano insieme.
“Dimmi qual è il nostro posto, che ho quasi trent’anni e non lo trovo”. Come ti senti da quasi trentenni nel mondo di oggi? E soprattutto come è cambiato il tuo rapporto con l’amore.
Faccio trent’anni a luglio e prevedo che sarà molto come mi sento ora: mi sembra che non si invecchi più così tanto come prima. Siamo tutti un po’ ancora dei grandi adolescenti, che è una cosa figa. L’amore è un altro tema importante: potremmo aprire molti discorsi su come avvengono le interazioni sociali e su come sono cambiate negli ultimi due anni, però di base l’amore è l’aspetto relazionale, sociale, più importante che mai. Soprattutto in questi ultimi momenti storici.