Esce giovedì 10 marzo 2022 “RISTORANTE / ALBERGO / CROCE”, l’EP di debutto di problemidifase, progetto solista di Samuele Zenti. La release si compone dei precedenti due singoli pubblicati (“Porta Vescovo” e “mascara”) e l’inedito “Carmine”, un brano fortemente ispirato alle sonorità e alla scrittura dei Verdena, nonostante poi nel corso del brano le atmosfere si facciano decisamente più eteree e rilassate e le sonorità tendano maggiormente verso il dream pop.
problemidifase è un contenitore di immagini, sensazioni ed emozioni tipiche del periodo post-adolescenziale. Un calderone in cui si mischiano le paure legate alla crescita personale e ai rapporti con gli altri. Piccole fotografie di specifiche dinamiche, legate ognuna ad una specifica fase della vita. Musica spontanea, non sempre esplicita nella forma ma con un obiettivo preciso: raccontare un certo tipo di disagio personale, sperando che qualcuno ci si possa riconoscere e che, auspicabilmente, riesca a sentirsi un po’ meno solo.
Ecco cosa ci ha raccontato a riguardo.
Da cosa deriva il titolo del disco di debutto?
L’intero EP è stato arrangiato da me e da mio produttore Cristian Volpato nella casa in cui è cresciuta la mia bisnonna, nelle montagne sopra Verona. In quella zona non prende il telefono e non c’è alcun tipo di connessione internet. “Ristorante Albergo Croce” è il nome di un albergo chiuso per cessata attività, di fronte al quale ci fermavamo sempre a prendere campo, per rispondere alle nostre mamme e dir loro che stavamo bene.
Quanto è importante per la tua musica il senso di collettività che si crea intorno a te, durante la fase di composizione?
In realtà, per quanto riguarda la fase di composizione, sto cominciando ora a lavorare assieme ad altre persone e ad abituarmici. La scrittura finora è sempre stata per me un processo molto personale e intimo, che avviene per la maggior parte del tempo nella mia cameretta. Consigli e spunti esterni vengono molto spesso in un momento successivo.
Quanto la scena alternative italiana (come i Verdena) è stata importante per la tua formazione musicale?
Paradossalmente i Verdena li ho scoperti abbastanza tardi, anche se sono appunto stati poi grande fonte d’ispirazione. Un gruppo italiano importante per la mia formazione musicale, che ho ascoltato fin da quando ero bambino, sono sicuramente i Subsonica.
Come si decide che è arrivato il momento di avviare un progetto musicale? Com’è stato per te? Un’illuminazione o un lungo percorso?
Forse per me è stato più frutto di un percorso. Nel 2016, dopo aver suonato il basso in gruppi di vario tipo, ho cominciato a scrivere per necessità canzoni molto personali, così legate a me e al mio vissuto che ho pensato che non avesse senso rilasciarle sotto uno pseudonimo o con un altro progetto, così è nato il mio progetto solista.
Con problemidifase è stato un po’ fare un passo indietro; questo nuovo progetto ha comunque una propria poetica ed estetica ma non sento più il bisogno di dovermici identificare al 100% e questo mi dà una grossa libertà.
Cosa succederà adesso?
Adesso abbiamo ancora qualche piccola sorpresa, forse qualche video, forse una live session in studio. Successivamente penso che ci prenderemo del tempo per capire, rifinire canzoni e scriverne di nuove.