– di Giuseppe L’Erario –
L’incontro tra musica e natura descritto in “Un cerchio perfetto”, il nuovo disco di Salvo Lazzara, in arte Pensiero Nomade, è la dimostrazione di quanto l’uomo senta il bisogno di stare a contatto con Madre Natura, anche in maniera inconscia. Le tematiche affrontate da Lazzara si sviluppano sotto forma di preghiera umana generatrice di profonde emozioni, che punta all’idealità della “perfezione”, poiché ricerca una compatibilità con la natura, archetipo di vita.
In natura esistono alcuni elementi che, date le loro speciali proprietà, non necessitano di “aggiustamenti” per ottenere la stabilità, ossia la condizione di equilibrio con l’ambiente circostante. Per tali elementi il cerchio perfetto si apre e si chiude senza grossi problemi e senza scendere a compromessi con nessun’altro elemento naturale.
In “Un cerchio perfetto” Lazzara si fa messaggero della natura stessa, coadiuvandola con alcune melodie fresche che strizzano l’occhio alla tradizionale ballata, come il brano “Bella che balli”, di ispirazione etnica e ambient; quindi, ricco di colori e svariate sfumature sonore.
La dolcezza di brani come “Quasi non fosse più tempo”, con la collaborazione della voce di Michela Botti, la quale alterna un recitativo a un canto melismatico, spiega bene quanto sia imminente ritrovare il contatto con la natura da parte dell’uomo; urge un collegamento ancestrale con essa, quasi istintivo, che serva a tutti, e che permetta di apprezzarne la sua bellezza, purtroppo svanita a causa dell’intervento dell’uomo stesso.
Le dediche alla singolare magnificenza della natura, che invitano a incontrarsi per garantire la sua tutela, sono presenti in brani come “Da qui si vede il mare”, pezzo delicato e avvolgente che invita a sedersi in riva al mare e a farsi trasportare dalla bellezza di un tramonto estivo.
Lazzara ha la capacità di raccontare il suo cerchio perfetto evidenziando il concento del qui e ora, del collegamento con il mondo, del sentire la propria e l’altrui presenza sulla Terra.
Questo disco descrive con immagini semplici e catartiche ciò che ognuno di noi dovrebbe ricercare durante la propria esistenza, un rapporto di serenità e dialogo con l’ambiente che non crei tensioni, anzi, che aiuti a sciogliere i nodi di una vita sempre più frenetica e ingrovigliata.