Una ballata per tanti. Ma che pochi avrebbero saputo scrivere.
Peligro, col suo nuovo lavoro, si mette in gioco con un brano stilisticamente lontano anni e chilometri dai sound ipertrofici di elettronica che si trovano oggi nelle playlist.
Una storia raccontata con sound acustici che si coniugano prima alla ritmicità dei versi, poi al “liberatorio” refrain “Non sento più”. La personalità del cantautore emerge brillante grazie alla modernità nella scrittura e alle parole scelte. La sua consapevolezza musicale e il suo talento, stanno nel gestire l’equilibrio tra modernità di linguaggio e classicità degli arrangiamenti e delle scelte stilistiche musicali.
“[…] sono io il regista della mia testa”
È proprio questo uno dei modi di interpretare questa traccia, ti poni domande alle quali già sai di non poter rispondere, ripensi a frangenti del passato che non ritornano e ci pensi sempre quando sei solo, a notte fonda, magari a casa con le luci soffuse della stanza. Solo alla fine realizzi che niente va cancellato, ma forse, andare avanti è la cosa più scontata ed utile da fare.
Peligro, Andrea, ha 25 anni, scrive sempre in cucina di notte con penna, vino e chitarra. I suoi testi sono ispirati dal viaggio, dalle persone, dalla malinconia e dalla bellezza del momento. Con la sua voce raschiante canta la sua romanità, la sua voglia di vivere, sognare e sperimentare. Si lascia trasportare da quello che ha dentro e si ispira alle parole di Daniele Silvestri, Motta, Claver Gold e Gemello e ai suoni di Coez e Franco126.
“10 de Junio” è il terzo singolo estratto dall’EP in lavorazione. Ogni 16 del mese fino a giugno uscirà una nuova traccia di Peligro, in modo tale che i suoi amici e fans abbiano sempre una data a cui far riferimento per ascoltare della nuova musica del cantautore.