Sono i foggiani Paper Walls che tornano dopo un bel successo di critica con il singolo “Giuda” anche distribuito dalla Universa Music Italia. Oggi è la vota di un suono scuro, radiofonico e inglese nelle linee urbane e industriali. Si intitola “Libera” il nuovo singolo in radio dallo scorso 22 luglio. Libertà, di vita, di pensiero, di personalità. Mondo omologante, società costituita a priori. Forse è vero come dicono molti: siamo tutti marionette, qualcuno forse, a suo modo, anche burattinaio.
Un modo inglese questa volta. Lo dicono in molti. I Muse forse in primis… che ne dite?
Sicuramente i Muse sono stati e sono di grande ispirazione per noi, pertanto ci hanno influenzati molto e nel brano “Libera” questo elemento è molto evidente. È un aspetto che non vogliamo in nessun modo nascondere ma al contrario ci piace evidenziare, perché crediamo che oltre ad essere una band sensazionale, per noi in particolare, sono stati davvero un grande riferimento negli anni.
Siamo liberi oggi?
Dipende soprattutto da noi, da quanta importanza diamo al concetto di libertà. Ognuno decide di darle il peso che ritiene più opportuno e questo se vogliamo include già lo stesso concetto di libertà. Poi certo se dovessimo fare un analisi globale, sicuramente non tutti i paesi del mondo possono vantare di rispettare pienamente il concetto di libertà…ma questo è un altro discorso.
Sicuramente se volessimo analizzare la nostra società,la libertà a nostro parere, è qualcosa che stiamo imparando a conquistare ancora giorno dopo giorno in ambiti diversi.
E voi con la “libertà” che rapporto avete?
Un rapporto controverso, dettato soprattutto dai limiti che la società impone in svariati ambiti. D’altronde non crediamo sia solo una nostra sensazione, al contrario purtroppo pensiamo che sia un aspetto che accomuni in tanti. Sarebbe opportuno interrogarsi e riflettere su quanto si è davvero liberi e quanto invece ci viene fatto credere di esserlo!
Che poi da artisti che inneggiano alla libertà, non sembra un controsenso ritrovarsi tutti dentro le solite strutture mediatiche? Non è anche quella una gabbia?
Si lo è senza dubbio, così come lo sono tutti i compromessi della vita. Ma credo che non esista chi non sia mai sceso ad essi. Crediamo che la chiave di tutto sia sempre nel saper dosare. Ci sono tappe da percorrere in ogni ambito che sono imprescindibili per il raggiungimento di un obiettivo. Ma è importante non snaturasi durante il percorso.
Nel tempo delle apparenze, perché un Lyric Video e non un video ufficiale?
Semplicemente perché volevamo dare spazio al testo questa volta. E meno all’immagine. Volevamo regalare qualcosa di diretto, senza fronzoli. Abbiamo sempre realizzato official video, ci siamo divertiti e probabilmente torneremo a farlo, ma “Libera” aveva bisogno del suo spazio e noi pensiamo che in questa modalità l’abbia avuto al meglio.