– di Yna –
Le luci si accendono nuovamente su Largo Venue, da sempre punto di riferimento imprescindibile di eventi e concerti nazionali e internazionali che, dopo le recenti chiusure, ha ripreso a pieno ritmo con la programmazione periodica. Domenica 10 aprile a salire quel palco è stata la poliedrica Kaki King, pseudonimo di Katherine Elizabeth King, incredibile chitarrista di Atlanta che del suo strumento ha fatto un vero e proprio mezzo di comunicazione totalizzante. Ad aprire il suo show due artiste di nuovissima generazione: la toscana raele e la italo-thailandese Le Nora, rappresentanti di un movimento di rinascita del cantautorato al femminile della Capitale. L’apertura infatti è stata promossa da una nuovissima realtà emergente, la Lunatika Records, un’etichetta tutta al femminile che, dalla parte gestionale a quella prettamente artistica, porta avanti un processo di rivalutazione e bilanciamento dell’arte al femminile, percorso ancora lento nell’industria musicale italiana, che trova non poche difficoltà. Ma chi sono queste due artiste?
raele è il nome d’arte di Rachele Marinelli, cantautrice indie folk classe 1994, nata tra le colline della Maremma Toscana, di cui abbiamo parlato in precedenza, in occasione dell’uscita del suo ultimo singolo, “rame”. Cresce ascoltando le dive della canzone italiana degli anni Settanta: Patty Pravo, Milva, Mina. E quando, appena adolescente, scopre la vecchia chitarra della madre in soffitta, si appassiona al cantautorato italiano, da Battisti a Fabi, iniziando a scrivere le sue prime canzoni. Dopo una parentesi a Stoccolma, dove vive come busker, si trasferisce a Roma per studiare musica. Grazie alla collaborazione con Studio Corrente (Leila Bahlouri e Federico Leo), Rachele scrive “Aria nuova”, un EP che trova la propria identità nelle sonorità più intime dell’indie folk. A ottobre 2021 entra a far parte della piccola grande famiglia de Le Siepi Dischi. Il suo nuovo viaggio è previsto per gennaio dell’anno prossimo.
raele arriva sul palco in pieno stile acoustic folk: giacca fiorita, capelli lunghi, chitarra, faccia pulita: limpida nell’interpretazione come nel linguaggio, raele presenta alcuni suoi brani inediti insieme a delle cover in stile, rimanendo nel suo e dimostrando il suo forte talento corroborato da un grande lavoro identitario.
A seguire Le Nora, progetto nato in Thailandia tra un’amaca e una crisi esistenziale. Dopo anni di esperienza come cantautrice in Inghilterra, Le Nora durante un viaggio in Asia sente il bisogno di comporre nella propria lingua madre e si stabilisce a Milano. In lei convivono l’energia del funk e la dolcezza del R&B, due elementi che Le Nore fonde insieme, sia nella scrittura che nella performance. Attacca il jack alla chitarra elettrica e, insieme alle sequenze, realizza un one-woman-show encomiabile, dirompente e senza fronzoli, presentando i propri pezzi inediti.
Uno show lieve e intenso, emozionante, che ha completamente buttato giù la quarta parete, parlando direttamente al pubblico con la capacità comunicativa propria dei cantautori, in questo caso delle cantautrici, che fanno la loro personale rivoluzione con la chitarra e le parole.