È uscito per l’etichetta discografica milanese Accannone Records, seguita dallo storico tour manager degli Afterhours e di Levante Max Martulli, il nuovo lavoro in studio dei Novaffair. Band nata a Napoli nel 2016, i Novaffair hanno fatto il loro esordio lo stesso anno con “St’ep”, cui sono seguiti moltissimi live. Il gruppo è nato dall’incontro tra Livio Arenella con la sua inconfondibile voce, accompagnata dalla chitarra, Marco Penza, chitarra e cori, Pierluigi Patitucci, basso e cori e Mariano Penza, alla batteria. Il loro nuovo EP, “Aut aut”, comprende cinque tracce ed è stato registrato presso Le Nuvole Studio di Napoli.
Delle tracce che compongono l’album, i due singoli sono usciti accompagnati dai videoclip su YouTube, per la regia di Alessandro Freschi (nel caso di “Weekend”) e di Vincenzo Russo (per quanto riguarda “Sottosopra”).
Nonostante la provenienza partenopea di tutti i membri del gruppo, le canzoni di questo EP sono caratterizzate da uno spiccato carattere internazionale, che va ben oltre i confini campani e anche nazionali. La loro musica ci trasporta nel mondo alternative rock, in un’atmosfera tipica dei mitici anni ’90. I Novaffair hanno alle spalle qualche anno di esperienza, e “Aut Aut” è il banco di prova che permette loro di dimostrare la maturità che hanno raggiunto dalla fondazione ad oggi. Sono un gruppo che ha sicuramente ancora molto da dire, questo EP non è infatti da considerare come un punto di arrivo quanto piuttosto una partenza. La loro non è una musica già sentita, anzi. Nei loro pezzi sono molte le influenze nuove, contemporanee, figlie del loro tempo.
“Aut Aut” è la locuzione latina che indica un’alternativa, non lasciando però spazio a possibilità intermedie. O una cosa, o l’altra. È un’espressione che, in tutta la sua decisione, non può lasciare voce in capitolo agli equivoci. I Novaffair ci mettono di fronte a una sorta di bivio interiore. Ognuno di noi si trova a dover fare delle scelte, a volte drastiche, e i Novaffair con questo EP ci stanno chiedendo di non esitare, non avere paura e non lasciarci andare a una “resa“. L’importante è scegliere, prima di tutto chi siamo e cosa vogliamo diventare. Il loro EP ci invita a prenderci sul serio, capire che anche quando ci sentiamo “Sottosopra” o ci viene da dubitare del senso stesso della nostra esistenza, il modo per ritrovarci è sempre dentro di noi.