“Neon” è il nuovo singolo del duo milanese Nolo che torna con un nuovo capitolo dopo il precedente “Le vite degli altri”. Un brano che segna l’inizio dell’estate milanese, che si muoverà tra bevute e lotte interiori. La band che prende il nome dal noto quartiere della città meneghina prosegue sul nuovo percorso già segnato presentando piccoli manifesti generazionali che li rendono tra i più interessanti della scena indipendente.
Ci siamo fatti portare nella loro Milano estiva.
Come descrivereste una perfetta estate milanese?
Milano d’estate regala momenti di silenzio, forse è l’unico periodo dell’anno dov’è possibile sperimentarlo. Spesso ci troviamo lungo la Martesana: birrette, amici, chitarrina e qualche zanzara. Poi se mettiamo nel calderone qualche bel Live sia di altri che nostro…
E la vostra Milano è ancora la città romantica e artisticamente attiva che ci ricordiamo? Anche ora nonostante il Covid e gli ultimi due anni? Quali sono i luoghi che più vi di tutti ve la ricordano per com’era?
Milano ha sempre un’anima sdoppiata: una metà ambiziosa, che guarda al futuro, cercando sempre nuovi modi per crescere, e una metà romantica, ancora legata ad un passato rassicurante. Il quartiere di Nolo forse rappresenta il punto d’incontro fra queste due sfaccettature della città. Noi amiamo la nostra zona perché trovi sia la vecchia osteria milanese di una volta, che il nuovo polo culturale, ricco di ragazzi con grandi idee per il futuro. Da quando è finita l’emergenza Covid, a Milano si respira una maggiore voglia di vita!
A Milano come si fa musica oggi? Esiste ancora il “giro giusto” di cui parlava ironicamente anche Bugo?
Milano è totalmente invasa da progetti musicali nuovi. C’è tantissimo da ascoltare, quindi fare musica inedita diventa paradossalmente più difficile, ma molto più stimolante. Il “giro giusto” per noi è poco importante, bastano gli spazi per esprimersi e per conoscere nuovi artisti.
Ci raccontate una vostra serata tipica in sala prove?
Inizia con Simone che aspetta Giulio sotto casa (perennemente in ritardo), poi si entra in sala: luci soffuse, chitarre, cerchiamo di emozionare in primis noi stessi. Poi birretta, sigaretta, parliamo di calcio (uno milanista e l’altro interista), di musica, di dove vogliamo arrivare.
Che cosa vi aspettate dal futuro dei Nolo?
Parliamo di un futuro a breve termine: vogliamo suonare tantissimo. Solo questo. Farci ascoltare da chiunque in qualsiasi situazione!