Noi siamo il tutto, Una somma di piccole cose. È questo che Niccolò Fabi racconta nel suo ultimo lavoro, una serie di tracce testualmente complesse quanto ritmicamente lineari e fluide. Con il suo stile inconfondibile, pacato ma diretto, Fabi racconta l’uomo moderno, il cambiamento e la società in tutti i loro aspetti. Dopo l’esperienza in trio con Max Gazzè e Daniele Silvestri, Fabi torna quasi rigenerato e con una freschezza compositiva che non stupisce ma rassicura. “Amico caro guarda più in alto (…) le grandi rivoluzioni fanno paura, come molta paura fa fare grandi rivoluzioni” (“Non vale più”). Si parla di amore, tenero e disincantato, di illusioni sfumate, di una realtà in crisi che è possibile ancora salvare. “Una somma di scelte sbagliate che ho capito col tempo, ogni minuto sprecato che non ritornerà” (“Una somma di piccole cose”). Questo di Fabi è un album essenziale, pulito da virtuosismi inutili, che va ascoltato con cura e dedizione: arriva dritto al cuore. Bentornata dolce malinconia, ti stavamo aspettando.
Francesca Ceccarelli
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