Mesi fa il primo lancio con il video “Sfiorivano le viole”, cover del celebre successo di Rino Gaetano (link http://www.exitwell.com/lohren-il-singolo-desordio-piace-un-po-ovunque/). Fu un piccolo grande successo, spopolato anche su media main stream di livello nazionale. Rieccoci a parlare oggi dei LOHREN perché da poco è uscito finalmente il disco che tanto si aspettava: “Felici di niente”, che certamente contiene anche questa cover, ma poi si dipana per altre 14 tracce di inediti in studio, qualche strumentale computerizzato e poi tanto pop moderno, di quello che mischia l’underground digitale che va tanto di moda ai suoni più veraci di batteria, di fiati e poco altro. La voce di Giulia Lorenzoni assolutamente sa farsi notare ed è guida solista di tutte le melodie del disco. Oggi in rete il “doppiovideo”, ovvero una clip di oltre 6 minuti in cui troviamo i singoli “Oggi no” e “Insonnia”. Però forse, in tutto questo artificio digitale, c’è ancora troppa vena adolescenziale, forse.
La scena indie si riempie di tantissimo pop elettronico. Anche i LOHREN seguono la scia. Perchè?
Più che seguire la scia seguiamo la nostra generazione e sfruttiamo al massimo le tecnologie a nostra disposizione. Non è una scia modaiola ma culturale. La musica live si sta evolvendo. Noi abbiamo scelto di rimanere in due e l’elettronica in questo ci ha aiutato.
Cosa pensate voi della scena di questo tempo, della vostra Roma, delle numerose band più o meno celebrate dal mondo Indie?
Noi portiamo molto rispetto essendo nuovi arrivati alle band romane che già da tempo girano e si meritano di stare su palchi importanti, è quando le band di zona sono unite che si creano le migliori collaborazioni e gli eventi seri, ma non pensiamo che esista una “scena” o e se esistesse non ci penseremmo uguale.
Siete due giovanissimi e questo disco non vuole di certo dimostrare il contrario. Giovani ma già maturi di aver cose importanti da dire per un disco oppure il disco è un’esperienza che serve per maturare in qualche modo?
Per noi è stata un’esperienza sostanziale e importantissima per la nostra evoluzione e il nostro miglioramento. Questo progetto è quasi nato per gioco, ha avuto molta fortuna e speriamo che continui così. In questo disco abbiamo detto tutto, adesso abbiamo solo di più da dire.
Musica e ispirazioni: questo “Felici di niente” di chi è figlio?
L’ispirazione è continua. Prendiamo spunto da tutto ciò che viviamo. Il nostro disco è figlio del nostro background culturale, del nostro gusto e delle nostre idee. Non c’è un’ispirazione precisa, ascoltiamo molta musica di artisti totalmente lontani tra loro per epoca e stile.
E secondo voi ispirerà qualcosa o qualcuno? Perchè?
a dire il vero non ci abbiamo pensato, però non nascondiamo di voler lasciare qualcosa dietro di noi. Un disco è il risultato di un lavoro continuo, del cervello che non stacca mai anche quando dormi, se dormi.
Tra poco Roma darà il via ai numerosi Festival estivi. I LOHREN? Nemo profeta in patria come sempre?
Purtroppo avendo passato l’inverno chiusi in studio non ci siamo potuti inserire nel meccanismo live di Roma. Il disco è uscito in un periodo non molto favorevole. Ci sono scadenze ben definite per i festival. Ad ogni modo stiamo suonando in molti locali In giro per l’Italia. L’anno prossimo probabilmente sarà diverso.
Angelo Rattenni