È ancora possibile ascoltare della vera musica alternativa in Italia o ancora meglio, cantata in italiano? La risposta è sì, e i Negan ne sono la dimostrazione concreta! Con il loro nuovo singolo “If I Die” pubblicato il 19 maggio, la band veronese ci fa immergere in un mondo fatto di chitarre aggressive ma allo stesso tempo melodiche. “If I Die” è l’ipotetico che incontra il reale. Che cosa succederebbe se si venisse a mancare, chi si ricorderebbe di noi? Una cosa è certa, la musica e l’arte non possono che essere gli antidoti più efficaci per l’immortalità.
Di questo e altro ancora abbiamo parlato direttamente con i Negan.
Ci avete colpito molto per la ricercatezza dei suoni rock dei vostri brani. Dove affondano le vostre radici e i vostri ascolti musicali?
Sicuramente abbiamo radici che affondano in posti molto diversi fra loro – tutti noi abbiamo in comune una grandissima passione per l’alternative di respiro internazionale, però c’è chi viene più dal punk, chi più dal blues, chi più da altri generi come il metal o il cantautorato. Abbiamo un po’ blendato tutte queste influenze nel nostro progetto artistico in cui ognuno di noi cerca di portare un po’ del proprio bagaglio musicale.
L’alternative rock è un genere spesso di nicchia in Italia, che fa difficoltà anche ad emergere specialmente se pensiamo al mare magnum musicale attuale. Cosa ne pensate?
È un’affermazione senz’altro vera. La musica alternativa in Italia non ha goduto di particolare salute negli ultimi anni, però vediamo che questo panorama, secondo noi, è destinato a infoltirsi, motivo per cui siamo veramente felici di farne parte nel nostro piccolo. Poi sì, sicuramente i generi che vanno per la maggiore sono altri in questo momento, a noi interessa a questo punto solo divertirci ed essere orgogliosi della musica che facciamo.
Ma adesso andiamo al vostro nuovo singolo “If I Die” pubblicato il 19 maggio. Come nasce?
La prima demo risale al 2018: era un brano che nasceva da un momento e da un periodo storico particolare per la band e per noi come persone. Anche a livello di genere attinge a sonorità diverse da quelle attuali; per noi non è stato semplicissimo metterci mano e pubblicarlo dopo tutto questo tempo: ci ha però accompagnato un po’ nel nostro percorso di crescita e si è evoluto insieme a noi negli ultimi anni, motivo per cui ci è sembrato giusto pubblicarlo.
Se vi chiedessimo di associare ad un disco la vostra “situazione musicale” del momento, quale sarebbe?
Non sapremmo davvero dirti! Ultimamente ascoltiamo tutti molto i Metallica, però in realtà ci piace veramente di tutto. Sicuramente, in questo momento, tutti noi stiamo avendo a livello di ascolti momento un po’ revival, quindi, ti direi qualsiasi disco che ha fatto la storia della musica.
Ci ha colpito molto la parte “Siamo animali in scadenza/ E non possiamo stare senza/ Un obiettivo”. L’essere senza un obiettivo è un po’ la piaga dei nostri tempi, o comunque il cercare di dare necessariamente un senso alla nostra esistenza. Come possiamo fare secondo voi a non sentirci continuamente “in scadenza”?
Per noi la chiave è continuare a sentirsi attivi ed essere propositivi in quello che si fa. Il tempo passa in fretta e non perdona.
Domanda off topic (o forse no). Il più bel concerto a cui siete stati?
È una domanda che merita una risposta diversa per ognuno di noi: diciamo il nostro prossimo concerto.
Un’ultima domanda: progetti nel prossimo futuro?
Durante l’estate ci chiuderemo un po’ in studio a finalizzare delle demo più recenti e che più rispecchiano l’attuale sonorità del gruppo – sono brani diversi fra loro, più corali, e che non vediamo l’ora di farveli sentire.