– di Giacomo Daneluzzo –
Nebbioso è il progetto del giornalista-bassista udinese Davide Sciacchitano, che ha pubblicato il suo primo album quasi omonimo Nebbiosa (dal nome della sceneggiatura di un film mai realizzato di Pasolini) in occasione del 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989), in modo indipendente attraverso Bandcamp (dov’è acquistabile a 7 euro) e Spotify.
Nebbiosa è un disco epico e sperimentale, che racconta la distopia della città-fortezza Tr3SeiZer0, governata da un sindaco “Padre” tirannico. Nessuno può entrare o uscire dalla città, ma non solo: quando il sindaco annuncia una nuova generazione di cittadini creati in laboratorio, invitando gli abitanti a cadere in un “profondo sonno” attraverso il cianuro, entra in gioco Nebbiosa, una sedicenne da cui dipendono le sorti dell’umanità, che è la vera protagonista delle 11 tracce che compongono il disco. Nel raccontare una storia epica e distopica, Davide Sciacchitano (autore di tutti i testi e compositore delle musiche) si fa aiutare da una squadra di musicisti impeccabili, con i quali costruisce un telaio di suoni, rumori, passaggi di estrema raffinatezza compositiva, difficilmente etichettabili, dall’elettronica sperimentale al trip hop.
La storia è portata avanti dall’alternarsi di voci narranti e del cantato di Michela Grena (ex-membro dello storico gruppo reggae/dub B.R. Stylers e attualmente voce dei Wicked Dub Division). Ma è solo attraverso le musiche, caratterizzate da una forte e onnipresente vena sperimentale e da un ampio utilizzo del basso elettrico (d’altra parte la mente di questo progetto è in primis un bassista), che l’ascoltatore viene coinvolto nelle atmosfere a volte cupe, a volte sognanti della distopica Tr3SeiZer0.
Un album ingegnoso, con dietro un grandissimo lavoro sperimentale di scrittura e composizione, capace di far riflettere sulle odierne paure umane e su prospettive future inquietanti, soprattutto per quanto riguarda il binomio uomo/intelligenza artificiale, portando in scena un dramma distopico che collega passato e futuro in modo poetico e coinvolgente.