La musica è, oggi più che mai, live! Lo è sempre stata a dir la verità, ma in un’epoca in cui la produzione fisica di dischi genera introiti più bassi rispetto ai fasti dei decenni scorsi, la dimensione live diventa la più importante fonte di guadagno per la stragrande maggioranza degli artisti.
Così importante e così difficile. Sì perché quella che potrebbe essere la via di uscita più produttiva dalla crisi è ostruita da anni di norme restrittive e situazioni incancrenite. Agevolare la realizzazione e la fruizione della musica dal vivo diventa quindi di vitale importanza per una crescita reale della cultura musicale in Italia, nonché dell’indotto economico fondamentale per sostenerla.
Il 23 e 24 ottobre scorsi si è tenuto a Milano il convegno “MUSICA VIVA. Verso un patto per la musica viva nelle città del futuro”, promosso da diverse realtà tra le quali ARCI, ANCI, SIAE, Assomusica, MTV Italia e RockIt e sostenuto, tra gli altri, da Keepon, Musicraft, Italian Quality Music Festivals, ASL Milano e MEI-Rete dei Festival.
Scopo del convegno connettere le esperienze di rinnovamento e sviluppo nate nell’ultimo periodo in Italia e costruire una proposta concreta e condivisa da tutti i soggetti della filiera musicale a favore di un miglioramento del contesto live nazionale.
Premesse fondamentali del convegno le seguenti considerazioni:
“Considerato che è chiara l’urgenza di sostenere tutti i percorsi formativi e didattici che promuovano la cultura musicale di base e dell’apprendimento della musica durante tutto il corso della nostra vita come volano principale per la promozione della musica e del “consumo” del prodotto musicale; e allo stesso tempo la formazione dei musicisti e di tutte le figure coinvolte nella filiera musicale;
Considerato che nel campo della produzione è necessario riconoscere la dignità professionale e sociale dei musicisti, dei tecnici e di tutti i lavoratori impegnati nello spettacolo dal vivo al pari di altre categorie professionali, è necessario provvedere ad una riforma del sistema previdenziale, fiscale e di sicurezza e attraverso la promozione delle realtà emergenti e più piccole, e attraverso un sostegno economico maggiore sia di tipo diretto sia in termini di facilitazioni fiscali;
Considerato che è importante promuovere una cultura musicale anche all’interno dei media per favorire la diffusione della musica italiana e adeguare l’azione del nostro Paese attraverso strumenti per la valorizzazione di progetti musicali in Italia e all’estero;
Considerato quindi che si riconosce la paritaria importanza sia della fruizione che della produzione musicale in qualsiasi ambito, avendo ben presente che il potenziamento e la tutela del mondo della formazione musicale e delle professionalità artistiche costituiscono le basi di qualsiasi sistema di offerta, lo scopo di questo lavoro è quello di individuare soluzioni verosimili relative al momento della fruizione pubblica ambito privilegiato di cultura, socialità e impatto economico.”
Una serie di proposte quindi, che potete leggere QUI, per uno sviluppo concreto del settore musicale live.