È uscito venerdì 5 maggio 2023 su tutte le piattaforme digitali il nuovo album del progetto solista di Giovanni Cosma, in arte Moonari. Il disco, già anticipato dai singoli “Nostalgia” e “Città Del Futuro”, segna un nuovo capitolo per il cantautore che emerge dall’underground romano presentato la sua autobiografia musicale che si compone di debolezze, trasferte all’estero, silenzi e relative soluzioni (meccaniche, in questo caso). Dedicato a chi ha imparato a stare bene, nonostante tutto.
L’ordine e il filo conduttore di questo disco sono estremamente importanti. Come con “OK Computer” dei Radiohead («Scusa Thom il paragone», commenta Moonari), i brani partono in un modo, finiscono in un altro e vengono sintetizzati sul finale con l’ultimo pezzo, creando di fatto un concept album: l’inizio di qualcosa di nuovo.
Noi lo abbiamo intervistato per voi.
Il titolo di questo disco è già di per sé una dichiarazione. Come ti senti a riguardo?
A me non piace imporre la mia visione agli altri in realtà, preferisco che ognuno analizzi il significato del titolo pin base a quello che ha passato. Questo titolo può rappresentare sì una dichiarazione come dici tu, ma anche un nichilismo ottimista come un’ammissione di incapacità e una consapevolezza del dover fare delle proprie debolezze un’arma. Per me è una segretissima citazione!
In che modo questo album, è un concept album?
Solo per il fatto che ha un filo logico musicale che assume un senso quando si fa un ascolto completo del disco. Senti un percorso e una trasformazione del mood e della composizione e delle sensazioni man mano che procedi con lo stream del suddetto
Hai voglia di raccontarci anche da dove arriva il nome “Moonari” che hai scelto per rappresentarti? C’entra qualcosa il tuo cognome “Cosma”?
No, Cosma e Moonari non sono correlati! Moonari è la storpiatura di Bruno Munari, artista, inventore e designer del ventesimo secolo che ammiro molto, resosi unico per la sua ecletticità e il suo enorme estro creativo in campi diversi. Il nome l’ho trovato dopo intense sessioni di brainstorming con chiunque, e alla fine mio padre mi ha dato questa soluzione (e lo ringrazio, ciao grande!).
Come nasce invece la tua collaborazione con Flamingo e Conza? E quali sono le figure professionali che vorresti intorno al tuo progetto che invece ancora non ci sono?
La collaborazione con Flamingo, il mio attuale management, è nata da un suggerimento di Matteo Domenichelli e Marco Pasquariello. Ho mandato per mail il mio disco e da lì è nata la collaborazione. L’ufficio stampa Conzapress mi è stata invece presentata tramite Flamingo Management!
Devo dire che in questo momento mi sento completo, l’unica figura che manca e che ti dà teoricamente accesso a più porte nel mondo della musica è un’etichetta e un editore. Vediamo se riuscirò nell’impresa di trovare qualcuno!
Quando potremo tornare a vederti dal vivo?
I prossimi appuntamento sono l’8 Giugno a Germi a Milano e poi ci vediamo il 29 giugno all’Eur Social Park di Roma per il super release party del disco, non vedo l’ora, ci vediamo lì!