– di Michela Moramarco –
Il lunedì è il giorno in cui si riprendono le fila delle cose lasciate in sospeso il venerdì sera precedente. Tra le tante cose sospese, l’ascolto delle nuove uscite discografiche settimanali. Così, per far fronte al fantomatico New Music Friday, noi di Exitwell abbiamo scelto il lunedì per proporre alla vostra attenzione di buoni lettori e ascoltatori, la selezione musicale della settimana o Monday #29 Selection. Da ora in poi, per non odiare il lunedì, la musica da ascoltare, si troverà qui. Di seguito, la Monday Selection #29, ovvero la Selection di alcuni singoli e un EP di cui proprio non si può fare a meno di parlare.
SCICCHI – “MEA CULPA”
Il nuovo singolo della giovane promessa di La Clinica Dischi SCICCHI si intitola “MEA CULPA” ed è un brano pop, dal beat trappeggiante e dal testo condivisibile, forse un po’ adolescenziale, ma in fondo va bene così.
Bolo Mai – “Troppo Sobrio”
Le sonorità di questo brano non sono delle più scontate e questo è apprezzabile; per il resto il brano scorre con un testo che racconta il disagio mentale agganciato all’alcol e alle troppe voci nella testa che tutti sentono almeno una volta nella vita. Insomma, coerente e funzionale.
GENTE – “mi manca mancarti”
Brano radiofonico per GENTE, che con un ritornello molto sferzante, propone sonorità molto estive e un testo di facile memorizzazione. Una buona pensata.
NEIM – “Solo un Secondo (Rossofuoco)”
Il duo toscano propone un singolo it-pop, che presenta delle venature dark e nell’immaginario che nei suoni. Il testo non è straordinariamente ricercato, ma il brano funziona lo stesso e va bene così.
Solk – “Ubriaco”
Il nuovo singolo di Solk, di cui vi avevamo parlato anche qui, è coerente, e nell’uso dell’auto-tune, che nel mood etilico. Resta la curiosità di ascoltare altro di questo artista.
Loè – “Ciò che sento”
L’esordio dell’artista romano Loè risulta essere molto interessante nella sua sperimentalità sonora: l’EP “Ciò che sento” vede la produzione del progetto Malpensa e crea un ascolto gradevole. Il racconto di alcune dinamiche generazionali corre sempre il rischio di cadere nella retorica, ma non è questo il caso. Inoltre l’attitudine diffusamente quasi “ballereccia” rende “Ciò che sento” molto apprezzabile.
Ascolta qui la playlist della nostra Monday Selection!