Straordinarie sensazioni noir, americane, fumose e sicuramente periferiche come ci si aspetta da un rapper di lungo corso che alla parola e al suo flow ha sempre destinato un preziosa ricerca. E poi le collaborazioni che sono un punto fermo per questo genere di musica ancora assai collaborativo, collettivo… un movimento che non smette di seminare belle rivoluzioni sociali. Ritroviamo Moder in questo nuovo Ep dal titolo “Acrobati”. Nessun video ufficiale, ma una gtrafic novel in compenso firmata da Nicola Vareso… e poi un suono che quasi se ne infischia di mode e di forme comode. Come al solito Moder cerca solamente di comunicare l’istinto e la necessità di resistenza e di sopravvivenza in questo che è stato un tempo assai strano per ognuno di noi. E non si fa mancare anche il lusso di pubblicare canzoni scritte davvero di getto, di notte, nella distanza delle restrizioni.
Emblematica questa copertina. In bilico tra i corridoi di “Shining” e il futurismo spaziale… ce la racconti?
L’idea è di Nicola Varesco io gli ho spiegato il concept e gli ho mandato i pezzi… Lui ha costruito questa piccola grafic novel. La cosa strana è che quella vetrata con quella cometa somiglia tremendamente alla mia finestra con il lampione che vedevo durante il lockdown. Nicola ha curato l’immagine di ogni mio progetto da “8 dicembre” in poi, ormai è insostituibile.
Inevitabile non parlare di pandemia e restrizioni… tutto questo ha determinato sicuramente al lirica e il messaggio del disco. Mentre per i suoni?
Musicalmente mi metto sempre alla prova volevo fare 5 pezzi molto diversi e in ognuno c’è un possibile sviluppo futuro, spostarsi dalla zona di confort è l’unico modo per migliorare davvero.
Secondo te il mondo della musica in che modo ne sta uscendo? Parlando appunti di suoni e di come si pensa oggi al fare e al diffondere musica…
Credo sia troppo presto per avere delle risposte vedo euforia, spaesamento, depressione frullata in unico drink. Sicuramente saranno anni di cambiamento profondo.
Notturno. Posso dirti che questo è decisamente un disco notturno?
Certo, forse addirittura in quell’angolo della notte che confina col mattino.
E alla fin della fiera, oggi chi sono gli “Acrobati” per te?
In questo momento è l’umanità tutta che cerca di stare dritta su quella maledetta corda. Forse è sempre stato così, in fondo facciamo tutto ciò che riusciamo per non cadere ma a certe altezze il minimo errore costa davvero caro.