– di Giacomo Daneluzzo –
«Uno spazio pensato per dare voce a tutte quelle realtà di musica inedita che faticano a trovare palchi e contesti adatti a proporre e promuovere la propria arte». Questa è la descrizione che si legge sulla pagina Facebook di Milano Cantautori, appuntamento musicale che si tiene a cadenza regolare presso il Circolo ARCI Bellezza di Milano, in via Giovanni Bellezza 16A.
L’ultima edizione di quest’appuntamento milanese è stata sabato 27 gennaio e il programma prevedeva un open mic – che è poi la vera ragion d’essere di questa manifestazione – di un’ora e un quarto (dalle 19:30 alle 20:45), a cui facevano seguito le esibizioni degli ospiti. In conclusione si è tenuto un secondo open mic della stessa durata, cioè dalle 23:15 alle 00:30.
Degli otto artisti ospiti della serata ne conoscevo la metà: Caponetti, Giulia Mei, Miele e Blowy, che nel 2023 ha scritto qualche articolo qui, su ExitWell e che si è fatto notare anche per aver lanciato delle borse di tela promozionali sul pubblico. Piacevoli scoperte sono state Violabaciatutti, Androgynus, Vittoria Sciacca e Nyco Ferrari. Ognuno degli ospiti, accompagnato da una band, ha regalato al pubblico dei mini-live di due brani per presentare il proprio progetto musicale, esibizioni davvero riuscite che hanno tenuto alto il livello dell’evento.
La vera bomba però è stata la partecipazione di Dellera, il progetto solista di Roberto Dell’Era, noto principalmente per essere il bassista degli Afterhours e del trio The Winstons, da lui fondato col nome di Rob Winston insieme a Enrico Gabrielli (Enro Winston) e Lino Gitto (Linnon Winston). Dellera ha avuto uno spazio un po’ più lungo degli altri ospiti – dopotutto era l’headliner della serata – e ha suonato una manciata dei suoi brani migliori, portando il suo rock distorto, ruvido e cupo sul palco del Bellezza ed esprimendo il suo supporto al mondo della musica indipendente, ambiente che trova una piena rappresentazione proprio in eventi come quello organizzato da Milano Cantautori e di cui lo stesso Dellera è uno dei simboli.
Oltre all’entusiasmo generale portato dal cantautore, il pubblico ha accolto molto bene tutti gli artisti che si sono esibiti durante gli open mic, mostrando inequivocabilmente qualcosa di cui, in realtà, già c’era consapevolezza diffusa: a Milano c’è un fitto sottobosco di artisti emergenti, sono tanti, molti di loro sono assolutamente validi, non vedono l’ora di farsi sentire e sono pronti a mettersi in gioco su un palco. C’è un gran bisogno di spazi come questo, in cui ci si possa esibire anche senza avere già degli agganci nell’ambiente, in cui far sentire la propria voce a un pubblico e avere un feedback, ma anche in cui fare gavetta e misurarsi con la dimensione live, cosa che è fondamentale per chiunque aspiri a fare questo lavoro ma che non è (più) così scontato avere la possibilità di fare, anche con le migliori intenzioni.
Ma allo stesso tempo la risposta positiva del pubblico, che ha portato la serata al sold out, fa pensare che ci sia anche un interesse diffuso da parte del gruppo eterogeneo di “quelli che vanno ai concerti” nei confronti di una proposta musicale alternativa, fuori dal “già sentito” e dai circuiti arcinoti del mainstream e del sedicente “indie” – che indie più non è da ormai un bel po’ di anni.
A fronte di un costo onesto – € 11.50 (più la tessera ARCI) – l’intuizione di Milano Cantautori, sotto la direzione di Davide Berardi, Alessandra Cometa e Adriana Comes, prova a colmare un vero e proprio vuoto, a mio avviso molto sentito tanto dalla scena milanese (e non solo) quanto dal pubblico. La prossima edizione si terrà sabato 16 marzo, sempre al Bellezza di Milano. Qui trovate il link dell’evento su Dice: per chiunque abbia nel cuore la musica alternativa e indipendente si tratta di un appuntamento davvero imperdibile!