Il MEI sta per iniziare, con i suoi ospiti e gli eventi culturali. L’appuntamento per la 25esima edizione del festival dedicato alla musica indipendente è per il 30 settembre, come ogni anno a Faenza (Ravenna).
– di Martina Rossato –
Questa mattina si è tenuta a Milano e in diretta streaming sui canali social del MEI la conferenza stampa di presentazione dell’evento, introdotta dal patron del Meeting delle Etichette indipendenti e Presidente di AudioCoop, Giordano Sangiorgi. Sangiorgi non ha potuto fare a meno di constatare che quello della musica indipendente è ancora un settore in condizioni molto difficili. In particolare le piccole, medie e piccolissime imprese italiane hanno bisogno di sostegni immediati forti. La riapertura dopo il periodo di Covid è stata lenta e difficile anche per i big, ma ora è necessario supportare le realtà indipendenti e riequilibrare la scena. L’intervento di Sangiorgi si conclude proprio con l’augurio che il nuovo Governo possa dedicare più attenzione alle piccole imprese italiane.
L’avvocato Claudia Barcellona ha poi preso la parola, ringraziando AudioCoop e ricordando il valore sociale del MEI. “La musica indipendente ed emergente è espressione della cultura popolare italiana“ e il MEI è uno degli attori principali di questa scena. Molti artisti raccontano ancora oggi il loro esordio al MEI, diventato una tappa di lancio, oltre a uno spaccato della vita contemporanea nel nostro Paese, raccontata attraverso la musica. Fa riferimento a Luca Madonia, che quest’anno riceverà la Targa alla Carriera e nella stessa occasione presenterà il suo nuovo disco, omaggiando Battiato. Sono molte le personalità di spicco, tra cui artisti (quali Battiato) e politici che conoscono questa manifestazione e ne sono (o sono stati) incuriositi e affascinati.
Il Meeting si fa foriero non solo del valore sociale di cui sopra, ma anche del bisogno di manifestare un pensiero personale e far sentire la propria voce in merito alle battaglie sociali che stiamo combattendo, quali la parità di genere, tematica a cui è dedicata la rubrica SpazioArtiste sulle pagine del MEI.
È poi intervenuto Giuliano Biasin di Esibirsi, che ha ribadito il valore non solo sociale, ma anche imprenditoriale del MEI, da sempre momento di incontro tra le realtà del settore piccolo e medio nell’ambito musicale indipendente.
Una parte importante dell’evento è dedicata alla formazione, quest’anno anche grazie a MEI Academy che organizza 16 lezioni tenute da 13 formatori (tra cui imprenditori, artisti, liberi professionisti, esperti del settore). Si tratta di lezioni di formazione per creare le basi per lavoratori e artisti indipendenti: per un artista indipendente, fare musica significa anche imparare ad essere il proprio ufficio stampa, manager… sapersi gestire in tutto e per tutto. Questa prima fase aiuta a capire come selezionare i propri futuri collaboratori e il Meeting vuole avere questo ruolo di supporto alla formazione.
Non poteva mancare l’intervento di Roberta Giallo, artista e organizzatrice di Onda Rosa, contest e vetrina diventata quest’anno un vero e proprio premio. Roberta presenterò il Premio musicale Independent Pink Wave, che vedrà sul palco le dodici finaliste di Onda Rosa. Ognuna porterà sul palco la propria personalità: è importante ascoltarle, veicolare il pensiero musicale costruito dalle donne. In occasione del MEI si terrà anche uno spettacolo in omaggio a Lucio Dalla, a cui Roberta ha dedicato il suo ultimo singolo, “La città di Lucio Dalla”.
Dare spazio alle cantautrici è cosa abbastanza rara in Italia: c’è sempre stata difficoltà a far emergere questo aspetto.
Claudio Formisano, presidente di CAFIM, confederazione che si occupa di produttori e distributori di strumenti musicali. Ciò che ci tiene a dire Formisano è che mai come in questi due anni si è capita l’importanza di unione e partecipazione. Un grosso ostacolo in Italia è che il fare musica non è riconosciuto come parte essenziale della formazione di una persona, quando si tratta invece di un importante strumento di cultura e di crescita. Il Covid ha aiutato a mettere in luce alcuni di questi aspetti negativi.
Sono state individuate 130 professioni nell’ambito della musica, tutte connesse tra loro; lo strumento musicale è la partenza: dallo strumento musicale nasce l’istinto di fare musica, che porta ad arricchire la propria vita con questa sensibilità.
Avere delle passioni è un fattore che cambia la vita, soprattutto dei giovani. Per questo durante la conferenza è stato impossibile non fare riferimento alla campagna elettorale e alla responsabilità delle parole e dei fatti.
Per quanto in Italia sembri ancora che la scena musicale debba necessariamente passare per il grigiore del Festival di Sanremo, c’è una parte dell’industria musicale che crede nel futuro. Il MEI è una manifestazione che può ancora crescere, ma che ha tanto da offrire.