Ai Mazma Rill ormai associamo quel gusto grunge che arriva da Seattle e non fa nessuna fermata intermedia. Tante radici classiche che poi però prendono pieghe e derive fortemente influenzate da quel pop internazionale, tanto lirico e attento a soluzioni melodiche romantiche. E il disco? È in arrivo… intanto mandiamo in circolo questo nuovo singolo dal titolo “No One” e restiamo al palo perché dicono che il nuovo (anzi il primo) disco dei Mazma Rill abbia la forma di un vinile…
In arrivo il disco, l’esordio dei Mazma Rill. Qualche indiscrezione?
Ciao a Tutti! Eh si…finalmente ci siamo…tra qualche settimana pubblicheremo il nostro nuovo album che si chiamerà “Lost in Space”. In questo lavoro abbiamo riflesso l’incertezza che stiamo vivendo in questo periodo storico. L’avvicendarsi di pandemie, guerre e cambiamenti climatici ci ha reso vulnerabili e ci proietta in uno stato di smarrimento. Metaforicamente parlando ci fa sentire un po’ come persi nello spazio. Dal punto di vista musicale c’è stata una notevole maturazione. L’aver registrato al Busker Studio sotto la supervisione di un produttore esperto come Fabio Ferraboschi ci ha aiutato ad esplorare nuovi orizzonti musicali. Siamo molto soddisfatti di questo lavoro e non vediamo l’ora di farvelo ascoltare.
Che poi per voi non è un esordio in verità. Come vi siete approcciati a questo lavoro? Avete curato i punti deboli del passato con la libertà, comunque, di giocarvi il primo disco con tutte le sue ingenuità che si perdonano agli esordi?
Nel tempo il nostro stile ha subito una notevole evoluzione, come è normale che sia. Oggi abbiamo brani più complessi e strutturati con influenze che vanno dalla psichedelia alla musica elettronica. I primi lavori erano più semplici da un punto di vista strutturale ma non parliamo di punti deboli ma parliamo di un modo diverso di approcciarsi alla musica. Nel corso degli anni ci siamo raffinati. Sicuramente ha influito il fatto che oltre ad essere migliorati molto come musicisti siamo maturate come persone.
Sarà un disco di grunge o di pop internazionale dalle distorsioni romantiche?
Sarà un disco a metà…le sonorità che ci hanno segnato fin dagli esordi saranno presenti perché amiamo ancora suonare questo genere ma abbiamo sentito la necessità di cambiare alcune melodie per rendere il nostro sound ancora più personale. Può sembrare strano ma nel nostro modo di comporre non ci sono solo distorsioni o suoni psichedelici. Con questo album abbiamo mostrato un lato diverso del nostro percorso artistico che è in continua evoluzione.
L’Abruzzo e il vostro moniker: ho come l’impressione che ci sia solo questo del vostro territorio o sbaglio? Nel disco troveremo qualcosa?
Il nostro suono è sempre stato associato ad artisti internazionali anche se, a dire il vero, tra i nostri musicisti preferiti ci sono molti cantautori italiani. Nel disco ci sono sensazioni ed emozioni che derivano dal nostro territorio ma oltre al nome, da un punto di vista musicale, non c’è molto che può essere legato alle nostre origini.
“No One”: che momento è della vostra ancora giovane vita da Mazma Rill?
Un momento di svolta. Già dal primo singolo dei Mazma Rill “Blow a Kiss” abbiamo mostrato una nuova fase della nostra vita artistica. Da un punto di vista musicale non abbiamo vincoli e questo ci permette di essere molto dinamici. Possiamo creare qualcosa che va dall’acustico, al rock o all’elettronica. Per noi ogni nuovo lavoro è un punto di partenza e cerchiamo sempre di sperimentare qualcosa di diverso.