– di Martina Zaralli.
Foto Simone Cecchetti –
Dovremmo tutti, prima o poi, correre il rischio di essere felici nella vita. Con tanto di effetti collaterali. Nessuno dice che sia facile, eppure dovremmo davvero, prima o poi, abbandonarci nell’azzardo liberatorio di essere sempre noi stessi, verso i nostri pensieri, verso i nostri desideri. Cerco di cristallizzare con queste parole introduttive le tracce che Marina Rei imprime in Per essere felici, disco che segna il ritorno sulle scene della cantautrice e polistrumentista romana, nel venticinquesimo anno dall’uscita del suo primo album omonimo in italiano.
L’avevamo lasciata con Pareidolia (del 2014) e la ritroviamo con – e soprattutto dentro – otto inediti profumati da una ricerca sonora e stilistica mai sopita, e che in quest’ultimo lavoro si (ri)afferma in tutto il suo vigore. In Per essere felici c’è infatti la Rei con tutta la sua personalità, che si racconta attraverso una produzione pura nella sua essenza, puntando sulla scrittura delle emozioni. Una prova che germoglia e fiorisce nella parola, sempre calibrata, sempre puntuale.
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Anticipato dalla title track, a cui hanno fatto seguito i brani Comunque tu e Dimenticarci, questo disco, il decimo in studio della sua carriera artistica, ne porta alla luce i pensieri più intimi, imperlandoli dentro delicate occasioni di ascolto e di riflessione. La penna è morbida e lambisce le rive nascoste delle più umane esperienze, in un flusso di consapevolezza che si impone da subito come fil rouge dell’album e che, con maestria, va incontro al dream pop, all’elettronica, al cantautorato e alle percussioni. Viscerale, Per essere felici è la nudità dei sentimenti, svelati piano piano in ogni brano con affabile franchezza: dall’irrealizzabilità di un desiderio di Ci penso a te alla maternità di Bellissimo o alla immutabilità dei sentimenti di Devo dirtelo, passando per L’occasione di conoscerci che rappresenta la linea mediana dell’intera narrazione.
Per carpire il segreto della felicità non rimane allora che guardare alla piena coscienza della nostra persona, uno sguardo che ritroviamo nei brani del disco e che ci dona uno straordinario conforto già dal primo ascolto.
Prodotto insieme a Matteo Scannicchio, l’album uscito lo scorso 26 giugno per Perenne vede la collaborazione di musicisti come Gianni Maroccolo, Andrea Ruggiero, Giorgio Maria Condemi, Gabriele Lazzarotti, Flavia Massimo.
Al momento, due le date di presentazione: il 1° agosto all’interno del Festival Voci per Libertà (Rosolina Mare – RO), e il 7 settembre per uno speciale concerto celebrativo dei 25 anni di carriera all’Auditorium Parco della Musica (Roma).