Marco Furio Forieri, ex Pitura Freska, ha pubblicato lo scorso ottobre il suo ultimo singolo Col bastone, in collaborazione con Giuseppe “Frank” Martino e il gruppo ska-jazz Ska-J, a tre anni e mezzo dall’uscita del suo album solista Furiology. Parallelamente è stato pubblicato un videoclip diretto da Luca Bragagnolo, girato a Trieste e Carso, che riprende il cult Arancia meccanica. L’abbiamo intervistato per parlare del singolo, dello ska-jazz e della sua carriera musicale.
Come ti è venuta l’idea di fare del video di Col bastone una parodia di Arancia meccanica? Sei un fan del film originale?
Due capre si trovano su un cumulo di immondizia. Una sta mangiando una bobina di un film. Cos è? Domanda la prima che non sta mangiando. Arancia meccanica, risponde l’altra. E com’è? E l’altra sempre masticando risponde: era meglio il libro. Io sono la capra che mangia libri e film ma preferisco sempre i libri. L’idea è venuta a me per via del testo e l’ha sviluppata il regista Luca Bragagnolo. Sempre sua l’idea di citare anche la scalinata di Joker.
Che fine hanno fatto gli Ska-J?
Suoniamo ancora con la formula “Furio e gli Ska-J: Venice ska-jazz”. Quando vendo un concerto avviso sempre che mezzo concerto sarà di puro “jazz Jamaica”, solamente strumentale. Poi la seconda parte sarà di cantati, le hit che ho scritto per Pitura Freska, Ska-J e Furiology.
Sei attivo dal 1984, oltre trent’anni di attività musicale. Il momento che non potrai mai dimenticare? E qual è il rimpianto di cui non riesci a liberarti?
Ci sono molti momenti da ricordare: il primo concerto pagato del 1984, i concerti in carcere a Santa Maria Maggiore, i dischi d’oro, il disco di platino, il successo dei brani scritti da me tipo (Picinin e Crudele), Sanremo, Festivalbar, la carriera con gli Ska-J con i tour in Europa (in Italia lo ska-jazz è snobbato, in Nord Europa è seguitissimo), il primo disco da solista (Furiology), che non avrei mai creduto di fare. Rimpianti: nessuno. Se mi avessero detto che avrei fatto il lavoro che faccio ora non ci avrei mai creduto.
In che modo Col bastone può essere la colonna sonora per questo 2020?
Penso che diventerà la colonna sonora del 2021 quando finirà questa peste e si rincomincerà a suonare. Torneremo a sentire i promoter che ci diranno le solite frasi: “Senza fattura mi raccomando”, non sapendo che così non avremo contributi e protezioni fiscali e legali; “Senza SIAE, ché è una gabella”, senza sapere che chi suona materiale originale vive anche di quello; “Quanta gente mi porti?”, senza sapere che loro sono i promoter che promuovono e noi siamo quelli che suonano. Insomma loro si fanno le ville e noi sempre “puareti”.
In caso di un secondo lockdown, come impiegherai il tuo tempo?
Come il primo: studiando a casa, leggendo libri e seguendo il mio orto.
Progetti futuri?
Finire il disco che uscirà il prossimo inverno, sperando di trovare date per la prossima estate.