– di Giuseppe L’Erario –
Esce il nuovo singolo del trio romano In June, un brano elettropop dalle sonorità eclettiche che incorpora varie caratteristiche sperimentali, perlopiù risultanti da una particolare cura dei dettagli tecnici, che valorizzano e riempiono il corpo del brano in maniera decisamente accattivante. “Manhole”, il titolo del singolo, gode di un lavoro sulle giustapposizioni sonore che si combinano omogeneamente in un ambiente dark volutamente ricercato dagli In June, poiché principalmente ispirati dalle atmosfere anni Ottanta. L’intrigo creato dall’oscurità del testo è coerentemente unito agli effetti elettroacustici della base strumentale che dominano sulla scena grazie all’uso azzeccato di campionatori, drum machine, e sintetizzatori.
“Manhole” come il titolo stesso suggerisce è il posto dove l’essere umano resta intrappolato, il buco nero che non permette la fuga, dove bisogna prima fare i conti con sé stessi e con i propri traumi. Il testo del brano racconta una ferita profonda che un abuso può lasciare, una costrizione psico-fisica che diventa latente e rallenta il corso naturale della vita. L’unico mondo per scappare da tale condizione è raccontare l’esperienza per scongiurare un prossimo attacco e rendere vano ogni tentativo di reminiscenza.
Gli In June sono composti da Daniela Mariti (cantautrice e chitarrista), Mara Graziano (batteria), e Pier Iulianello (basso), un trio che dal 2018 compone la propria musica seguendo degli obiettivi specifici come quello di rivalsa nei confronti delle ingiustizie. Le loro sonorità mettono in risalto i lati introspettivi e poco emersi del nostro essere e ci pongono davanti a dei dubbi concreti sull’esistenza.
Dal 2020 iniziano a presentarsi al pubblico con le loro prime uscite discografiche attraverso un paio di singoli; con “Manhole” gli In June partoriscono una sorta di vero e proprio manifesto di identità artistica.