– di Naomi Roccamo –
A tre anni dal suo ultimo disco, “Tarantelle“, Clementino è tornato con un nuovo album: “Black Pulcinella”, fuori il 29 aprile per Epic Records Italy/Sony Music Italy, è il frutto di un periodo che di nero ha solo la maschera, sbucando fuori e rimanendo perfettamente in equilibrio fra la musica e lo show, da sempre terreno fertile per coltivare l’estro del rapper di Avellino.
Clementino non ma hai tenuto segreta la sua versatilità e voglia di giocare: lo abbiamo visto giudice a The Voice Senior e conduttore di Made in Sud, lo abbiamo visto recitare affianco a Fiorella Mannoia, Sergio Castellitto e Pino Quartullo, nelle gare di freestyle e nei panni di “Don Raffaè” a Sanremo, premiato da Dori Ghezzi.
Il dolceamaro che lo caratterizza, nascosto nell’apparente spensieratezza costante, ma soprattutto l’amaro trova spazio nello “Ienaverso” di “Black Pulcinella”, e lo fa tramite brani moderni, rap e hip-hop, che fanno risuonare i Novanta, ben lontani dalle dinamiche commerciali e/o televisive che Iena conosce tanto bene.
Tu c’hai le pulci nella mente
Non dirmi che Pulcinella mente
Vuó fá Diabolik, Eva Kant
La tua testa è vacante
Si tu sbaglie, te perdono
Te perdono si sbaglie ‘a siconda vota
Ma si sbaglie ancora, nn’te perdono
Contro i cantanti ca nun sanno chello c’hanno scritto (Eh?)
Copia incolla da motivazione.it
Indosserò una maschera, non sai cosa c’è dietro
Un Black Pulcinella, raccontare ciò che vedo
È nu giullare ‘ncopp’ô palco e aret’ê camerine
Tu ‘o vide ca ride, ma aret’ê rine tene ‘e spine
Questo disco, registrato fra Napoli e l’America e pieno zeppo di riferimenti alla cultura afro-americana (da qui il mix della musica black e dell’essenza partenopea con Pulcinella) è stato studiato studiando le mosse dei più giovani, del susseguirsi di proposte musicali e progetti satiricamente affrontati, soprattutto nel singolo rilasciato l’8 aprile, “ATM”:
«Il testo è di denuncia sociale, parla del disagio di una società che va a pezzi e in cui l’unica regola è il Dio Denaro, per questo “ATM”, che in gergo napoletano vuol dire fratello (fr-ATM) ma nello stesso tempo è il nome dato al cosiddetto bancomat»
Per farlo diventa viola come tha Supreme, è “Guesus”, si sdoppia ne La Rappresentante di Lista.
In generale Clementino si siede e passa in rassegna, vestendo i panni di “Black Pulcinella” (facendolo omaggia le maschere del rapper MF DOOM, scomparso da qualche anno), tutto quello che è successo nel territorio rap (e non) in questi anni di assenze. Si ripiglia tutt chell ch’è o su.
L’oro di Napoli è portato in alto dai nomi ben selezionati per i featuring, probabilmente in mezzo ci sono quelli che per lui possono rappresentare i più talentuosi eredi della scena napoletana: Enzo Dong per “Revenge”, Rocco Hunt (con cui si vocifera un futuro prossimo disco in collaborazione) in “Emirates”, che esplora il lato viscerale di Napoli, immancabile Geolier con la superba “Desaparecidos” (nella city boys desaparecido’, pace a tutti voi, canto “‘O sole mio”, Napoli in the wood ma pare Hollywood). Anche i beat di Kina, campano, classe 1999, ne “La belva umana” e quelli dell’altrettanto giovane Rnla in “Non passa mai”, femmina, firmata da LA NIÑA (del Sud) e da uno storico Ensi approdato in direttissima dalle freestyle battles, stanno al passo dei main beat by LDO e by endly, che di canzoni ne firma tre, fra cui “Amore lo-fi” con Nicola Siciliano e la sua quasi coetanea Madame.
Clementino sa quanto freme la voglia di fare di chi è cresciuto in una città come Napoli, conosce quegli occhi sempre aperti e quella frenesia nel volersi prendere il mondo a morsi e asseconda, quindi, l’estro e le capacità delle sue nuove generazioni. Canta con loro. Un po’ come hanno fatto precedentemente altri artisti di questa città, da Sorrentino a Pino Daniele, da un’angolazione certamente diversa ma con un amore comune, rende Napoli universale e ci invita a capirla e conoscerla.
Collegata al triumvirato con Speranza e J Lord per “Eclissi”, prodotta da 2nd Roof, si apre la parentesi più boriosa con la triade “MKCNF8” feat Nerone (Bro del tuo flow del tuo show maa k c n fott), “Crazy Shit (VM18)” in cui oltre Vinz Turner coinvolge il creator Nello Taver risvegliando il suo lato musicale e “Capate storte” feat Mattak:
Tu si Mr Bean
Ij Mr T Sweet dreams
Tu orn o’ catechism
Martedì Sta L’ MC
Ratm o mic, bro
Ratm o mic, bro
Ratm o mic
Ratm o mic
Ratm o mic, bro
È qui che viene fuori la vecchia scuola by Clemente Maccaro, fatta di street freestyle, dialettica acuta e, perchè no, una bella dose di cafonaggine ma sempre col sorriso beffardo ncopp’.
La piaggia qua fuori è solo Dio che si commuove ancora per le mie canzoni.