• Di Giacomo Daneluzzo
Se possiamo definire i Less Than a Cube un gruppo emergente, di certo non possiamo dire che sono dei principianti. Il trio noise rock torinese ha infatti pubblicato il 20 dicembre 2018 il suo secondo album, The Sky Pushed the World Away (che potremmo tradurre con: “Il cielo ha spinto via il mondo”), formato da dieci tracce in inglese (lingua prediletta dalla band), in cui le sonorità cupe della chitarra distorta di Fabio Cubisino e le linee di basso malinconiche di Alessia Praticò si fondono con le voci dei due, sotto le ritmiche martellanti della batteria di Alessandro Mautino. La traccia più atipica è forse Close Your Eyes, in cui è presente una chitarra acustica e un arrangiamento meno “noise”, più vicino al cantautoriale, in cui la voce femminile del gruppo rivela un lato inedito della band. Un alternarsi di luce e ombra, a cui si affianca una grande cura per i suoni e per i testi, cercando in entrambi i casi di far scaturire da ogni traccia un particolare impatto emotivo.
Il percorso artistico dei Less Than a Cube prosegue dal loro primo album omonimo del 2016 con una voglia di reinventarsi, restando comunque in linea con i riferimenti del genere. Tra questi i My Cat Is an Alien, gruppo di spicco nella scena noise/sperimentale torinese, attivo da oltre vent’anni, che sono ospiti d’onore in Social Anxiety Disorder, traccia che chiude il disco con la partecipazione vocale di Steph Cozza. I fratelli Opalio dei MCIAA hanno inoltre curato l’artwork del disco.
Questa settimana proponiamo una band e un disco sicuramente apprezzati da chi è habitué del genere, ma che può risultare molto interessante anche a chi ama farsi strada tra le “nicchie” musicali che il panorama odierno ha da offrire.