Si rinnova quest’anno l’appuntamento musicale sul terrazzo di Villa Medici, proponendo per questa nuova edizione una scaletta di artisti ben più sostanziosa, divisi in due serate tra l’8 e il 9 giugno. Villa Aperta VII rappresenta quindi una crescita, e lo fa portando sul palco oltre ad artisti di musica elettronica anche band italiane e ospiti internazionali.
La location è senza dubbio prestigiosa e dal fascino aristocratico: seppur l’area a disposizione del pubblico sia stata separata dal resto del giardino, il panorama offerto dalla terrazza resta sensazionale, grazie anche ad un tramonto su Roma che pochi tra i primi arrivati si sono lasciati scappare. La struttura interna offerta a staff e musicisti era (non a caso) semplicemente principesca, mettendo a disposizione in un grande salone e di un rinfresco costantemente rifornito. Per il pubblico invece c’era a disposizione il bar e uno stand di panini dal gusto rustico ed estremamente saporito; per non parlare dell’enorme palco e dell’ottimo lavoro da parte dei fonici. Il tutto ad un prezzo più che accessibile ed accettabile!
L’unica nota dolente riguarda la scelta e la gestione delle norme di sicurezza, particolarmente stringenti in entrambe le date! Sull’evento infatti era specificato di non poter entrare con casco o zaino, richiesta che visto il quartiere romano in cui è situata Villa Medici, ovvero Trinità di Monti, rendeva tutto estremamente complicato per chi volesse ovviare al problema del parcheggio (molto rilevante nella zona) venendo in moto. C’erano quindi due sole possibilità: o venire in metro o affrontare il problema del parcheggio con tanto forse troppo coraggio. Ma il nocciolo della questione non sta in sé nella richiesta fatta dagli organizzatori, comprensibile vista la struttura e il clima degli ultimi tempi, ma nell’assenza di un qualsiasi, anche fatiscente, guardaroba a disposizione per il pubblico!
Nonostante ciò l’evento non ha risentito affatto di questa complicazione a livello di partecipazione, riempiendo l’intero terrazzo nel giro di poche ore di pubblico misto romano e internazionale: c’è stata infatti una consistente presenza francese determinata anche perché la serata è anche il festival dell’Accademia di Francia a Roma e non a caso anche tra gli artisti ce ne erano anche di provenienti dall’oltralpe.
Verso le 19.30 si dà inizio all’Apéro éléctronique, così chiamato sul programma, con i Mokai che aprono con un rock sperimentale fatto di melodie ipnotiche e di flussi di coscienza. Di grande suggestività, anche se costretti a suonare di fronte ad una platea ancora vuota.
Vera sorpresa della serata sono invece i Combo Charlie! Nonostante la trepidante attesa del pubblico per l’esibizione dei Joe Victor, la band di Lione ha infuocato il palco con un sound del tutto inaspettato per la serata. Il loro è un misto di rock ed elettronica che si mischia con musica folk della Lousiana e i violini irlandesi in un risultato travolgente che ha fatto saltare i partecipanti per un’ora abbondante. Dopo essere risaliti sul palco hanno anche regalato al pubblico una cover di Are You Gonna Be My Girl dei Jet, tanto per aggiungere entusiasmo in un pubblico già surriscaldato. Un’esibizione veramente con i fiocchi, peccato solo che online della band, oltre alla pagina ufficiale, si trovi ben poco di pubblicato. Si può solo sperare che tornino in Italia nuovamente.
Arriva dunque il turno dei primi della classe, la band romana che con un solo album è riuscita a sconvolgere pubblico e critica negli ultimi due anni: i Joe Victor! I brani di Blue Call Pink Riot vengono ormai cantati a memoria dal pubblico, il quale però non si aspetta una sorpresa che la band ha preparato loro: i quattro scalmanati infatti cambiano, in pochi colpi di bacchette, completamente registro, spostandosi di una vera e propria decade musicale e presentando il nuovo singolo di quel che sarà il loro nuovo album. Senza contare che si tratta di un ottimo singolo, che per ora viene accolto con clamore dal pubblico e che porta certamente ottime aspettative sulla nuova pubblicazione della band. E anche questa volta i Joe Victor chiudono con qualche cover un’esibizione grandiosa.
C’è qualcosa però che ha funzionato meno all’interno della serata. Dalle 23.30 inizia la parte elettronica della serata che vede sul palco Økapi e Ofenbach, due progetti pressoché emergenti che però hanno alle loro spalle delle pubblicazioni interessanti e che non sarebbe dispiaciuto sentire live. Purtroppo entrambi i progetti si sono concentrati su un dj set piuttosto prevedibile e anche abbastanza schizofrenico per la selezione, che non ha permesso loro di far emergere la propria personalità artistica.
Un vero successo di pubblico questa serata che ha proposto una selezione di artisti davvero valida e molto energica! Villa Aperta, a cura di Cristiano Leone, non sarebbe stata possibile senza una simile organizzazione e un simile afflusso di pubblico che hanno reso possibile l’esibizione di tutti questi grandi artisti sopra un unico palco!
Davide Cuccurugnani
Foto: Emanuela Craca